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Papa a Sarajevo: la guerra si vince con il perdono, non con la vendetta
Una cattedrale gremita di sacerdoti, religiose, religiosi, seminaristi, uomini e donne che hanno offerto a Papa Francesco i propri ricordi, fatti di dolore e di tormento negli anni della guerra, ma anche intrisi dello stesso amore di Cristo crocifisso. Il primo incontro del pomeriggio della giornata del Pontefice a Sarajevo, nella cattedrale del Sacro Cuore, è stato scandito dalle testimonianze di quanti gli orrori dell’odio li hanno vissuti in prima persona, di quanti hanno superato le incomprensibili efferatezze della guerra con la fede in Dio, con il perdono. Papa Bergoglio, dopo aver reso omaggio a questi martiri dei nostri giorni, ha abbandonato il discorso ufficiale per parlare a braccio e ribadire che un popolo che dimentica la sua storia non ha futuro.