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Papa a Genova: Il cristiano è un maratoneta speranzoso
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La preghiera e l’annuncio. Intorno a queste due parole Papa Francesco ha intessuto l’omelia della messa celebrata in piazzale Kennedy, una sorta di rete affidata ai genovesi per essere pescatori di uomini. Non serve essere perfetti per annunciare il Signore, ha precisato nell’omelia, ma bisogna superare le chiusure, perché il “Vangelo non può essere sigillato”. Il Signore, che “non apprezza gli agi e le comodità”, “ci vuole in uscita, liberi dalla tentazione di accontentarci quando stiamo bene e abbiamo tutto sotto controllo”. “Ma il cristiano non è un velocista che corre all’impazzata o un conquistatore che deve arrivare prima degli altri”: è un “maratoneta speranzoso…”