Manifestazioni oggi anche nella Striscia di Gaza dove i giovani scenderanno in strada per esprimere solidarietà ai loro coetanei egiziani che torneranno ad affollare si parla di oltre un milione il luogo simbolo della protesta, piazza Tahrir. A confermarlo al SIR è il parroco della Striscia, padre Jorge Hernandez: Alcune centinaia di giovani dovrebbero ritrovarsi dopo la preghiera di mezzogiorno. La manifestazione è stata indetta grazie a Facebook. Iniziative analoghe si erano già tenute nei giorni scorsi, i permessi erano stati accordati dal governo locale. Per oggi tutti aspettano di vedere cosa accadrà. Non sappiamo se ci saranno reazioni da parte delle forze dell’ordine. Per quanto riguarda la nostra comunità abbiamo deciso di sospendere per prudenza ogni attività, soprattutto quelle con i giovani.Lo spirito che anima i giovani di Gaza spiega il parroco è di grande solidarietà con quelli egiziani. So che da Gaza sono partiti degli aiuti per sostenere la lotta dei manifestanti del Cairo. Dire adesso se gli eventi in corso in Egitto potranno avere lo stesso successo qui a Gaza non è possibile, anche se qualcosa si muove. Di certo c’è il fatto che dal 25 gennaio, giorno dell’inizio delle proteste in Egitto le condizioni a Gaza sono rapidamente peggiorate. Le frontiere sono state di nuovo sigillate e il lento ritorno alla normalità che si stava verificando grazie anche alle merci che arrivavano dai tunnel con l’Egitto si è bloccato. La conseguenza è che i prezzi sono saliti, anche quelli dei beni di consumo. Ormai più nessuno dal confine egiziano si occupa di Gaza e se la situazione dovesse restare tale per la popolazione della Striscia sarebbe un vero disastro. Circa il rischio di una eventuale deriva islamista della protesta egiziana padre Hernandez afferma che il rischio esiste sempre, ma qui nella Striscia i rapporti tra cristiani e musulmani sono buoni, anche a livello istituzionale, e non si sono verificati episodi di violenza contro di noi.Sir