E’ una giornata veramente nera per i cristiani in Pakistan, una notizia terribile che pone tutti noi in una situazione di gravissima emergenza. E’ questo il commento a caldo, rilasciato al SIR da mons. Joseph Coutts, vescovo di Faisalabad e vice-presidente della Conferenza episcopale Pakistan, appena appresa la notizia dell’assassinio del ministro delle minoranze religiose Shahbaz Bhatti, che aveva proposto di cambiare la legge sulla blasfemia. Il vescovo ha saputo dell’omicidio telefonicamente, mentre era in un villaggio isolato lontano da Faisalabad. Ha cancellato tutti i suoi impegni e ora sta facendo ritorno in episcopato per riunirsi con la sua comunità, contattare gli altri vescovi e decidere cosa fare. E’ una notizia terribile che mette noi cristiani in una situazione di gravissima emergenza ci dice, ancora scosso -. I cristiani non sono solo tristi, ma anche arrabbiati, dovremo fare qualcosa per organizzarci da soli. Secondo mons. Coutts, oggi è una giornata veramente nera per i cristiani del Pakistan. Questo omicidio dimostra che nemmeno un ministro è al sicuro. Due mesi fa hanno ucciso il governatore del Punjab perché aveva assunto la stessa posizione del ministro Bhatti: questo ci dice quanto sia forte sia il fanatismo in Pakistan, mentre il governo non è in grado di arginarlo. Il ministro Bhatti ricorda il vescovo di Faisalabad – è stato sempre chiaro e onesto sulle sue posizioni, ha sempre detto la verità, ha sempre saputo di essere in pericolo perché riceveva continue minacce. Eppure, nonostante ciò, ha sempre parlato a voce alta per difendere la verità. Questo è il motivo per cui i fanatici hanno voluto ridurlo al silenzio. Mons. Coutts è un po’ sfiduciato nei confronti del governo pakistano, perché non è in grado di proteggere la sua gente. Perciò i cristiani dovranno trovare delle strade per difendersi da soli.Sir