Toscana

PAKISTAN, ATTENTATI NEL SUD E NEL NORD, GIA’ 45 LE VITTIME

È salito a 45 vittime e decine di feriti il bilancio provvisorio dei due attentati avvenuti questa mattina a Hub, nella provincia del Belucistan, e a Hangu, nella zona della Frontiera del Nordovest. Nel primo attacco, che aveva per obiettivo un minibus con a bordo dieci ingegneri e tecnici di una compagnia mineraria cinese scortato dalla polizia, sono morte 25 persone, tutte pakistane – hanno confermato le forze dell’ordine – di cui 12 agenti della scorta e 13 passanti, investiti dalla potente esplosione di un’autobomba deflagrata al passaggio del convoglio, i feriti sono oltre 20. Non è chiaro se il dispositivo sia stato innescato a distanza o se, come sostengono alcuni testimoni, si sia trattato di un attentato suicida. È stato invece con certezza un kamikaze a guidare un’auto carica di esplosivi contro una scuola di polizia a Hangu, 80 chilometri a sudovest di Peshawar. L’attentatore ha attivato la bomba quando le guardie lo hanno fermato all’entrata dell’accademia: l’ultimo aggiornamento sulle vittime fornito dall’emittente ‘Al Jazeera’, sulla base di fonti della sicurezza pakistane, alza il numero dei morti a 20, di cui 7 agenti e gli altri civili, e almeno una ventina feriti. Nelle ultime settimane si sono ripetuti gli attentati in Pakistan, con oltre 100 vittime, in particolare nelle zone tribali del nordest, incluso il North Waziristan dove le milizie filotalebane hanno rotto una tregua con il governo siglata dieci mesi fa. La nuova ondata di violenza è coinciso con l’assedio della polizia pakistana alla controversa Lal Masjid (Moschea Rossa) di Islamabad, di orientamento radicale, iniziato il 3 luglio e conclusosi tragicamente pochi giorni dopo con violenti scontri che hanno provocato la morte di 75 affiliati alla moschea e 10 agenti forze dell’ordine.

Misna