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PAKISTAN: ARCIVESCOVO LAHORE CHIEDE ABOLIZIONE LEGGE SULLA BLASFEMIA

E’ tornata la calma a Gojra, la cittadina pakistana, teatro nei giorni scorsi di un terribile attacco contro la comunità cristiana da parte di fondamentalisti islamici. Al momento la polizia sta interrogando duecento persone sospettate di aver partecipato all’escalation di violenza, che ha causato la morte di otto civili innocenti, tra cui un bambino di 7 anni. Dal canto suo, il Consiglio ecumenico delle Chiese ha chiesto alle autorità pakistane di impegnarsi a proteggere la minoranza cristiana. Per una testimonianza sulla difficile situazione in cui vivono i cristiani del Pakistan Radio Vaticana ha sentito l’arcivescovo di Lahore, mons. Lawrence John Saldanha. “Dato che l’Islam è stato definito l’unica religione – ha spiegato l’arcivescovo – noi siamo trattati come cittadini di seconda categoria nel nostro stesso Paese. Per questo, a fasi cicliche, siamo oggetto di attacchi da parte di forze estremiste. Nonostante che molti musulmani siano moderati per loro stessa natura, ci sono però estremisti che insistono sul fatto che l’Islam debba essere predominante nell’intera società e che la Sharia debba essere l’unica legge valida. Per questo ci ritroviamo come cittadini di seconda categoria. Di tanto in tanto, poi, viene ‘rispolverata’ la legge sulla blasfemia e applicata a noi: questa legge viene utilizzata in maniera scorretta, tant’è vero che spesso la gente viene accusata di avere detto o fatto qualcosa contro il Corano, e questo mette in agitazione il popolo che inizia ad aggredire e compiere atti di violenza. Per questo noi ci rivolgeremo al giudice affinché questa legge sia abolita perché troppo spesso se ne fa un uso improprio. Troppa gente soffre a causa di questa legge sulla blasfemia”. (Fonte: Radio Vaticana)