Toscana
PAKISTAN, ANCORA EPISODI DI VIOLENZA CONTRO I CRISTIANI
Violentata dal figlio del padrone e poi bruciata viva quando ha minacciato di denunciarlo alla polizia. È la storia, raccontata da Asianews, di una giovane domestica cristiana, Kiran George, che lavorava in casa di una famiglia musulmana a Sheikhupura, cittadina del Punjab pakistano. La donna è arrivata il 9 marzo scorso all’ospedale Mayo di Lahore presentando ustioni sull’80% del corpo e dopo due giorni di agonia è morta, ma non prima di aver raccontato tutto alle forze dell’ordine che hanno aperto un fascicolo contro l’autore degli abusi. Non è il primo episodio di violenza, purtroppo, che avviene nel Paese: la storia di Kiran ricorda da vicino quella di Shazia Bashir, 12enne stuprata e uccisa da un potente avvocato di Lahore. Sempre nel Punjab, mercoledì scorso, una folla di musulmani è penetrata nella casa di una famiglia cristiana a Narang Mandi e ha dato alle fiamme molte copie della Bibbia. L’episodio sarebbe stato scatenato dal presunto coinvolgimento di un cristiano nell’omicidio di un latifondista della zona. I cristiani residenti nell’area hanno denunciato l’incendio chiedendo di perseguire i colpevoli per il reato di blasfemia, che in Pakistan esiste solo per chi dissacra il Corano, ma non è applicato ai libri sacri di altre confessioni religiose. (Fonte: Radio Vaticana)