Associazioni e movimenti
Pace: Pax Christi, no a politica succube dei mercanti di morte
Il comunicato al termine dell’Assemblea nazionale che si è svolta nei giorni 20 e 21 aprile a Ciampino
Un appello a tutti i parlamentari affinché non approvino le modifiche alla legge 185/90 sulle norme che regolano il “controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento”, già passata al Senato a fine febbraio e ora in commissione alla Camera.
“Non possiamo accettare una politica succube dei piazzisti d’armi, dei mercanti di morte. Anche ora, in questi tempi bui, rinnoviamo l’impegno e la scelta della nonviolenza come pilastro della pace. Rifiutiamo la guerra, gridiamo la speranza”. E’ quanto scrive in un comunicato Pax Christi al termine dell’Assemblea nazionale che si è svolta nei giorni 20 e 21 aprile a Ciampino.
I lavori sono iniziati con i saluti inviati dal presidente della Cei, card. Matteo Zuppi e con una tavola rotonda: “Al cuore dell’Europa la pace”. “La situazione attuale – scrive Pax Christi – è sempre più drammatica, con scelte che vanno nella direzione della guerra: la follia del riarmo con la prospettiva di arrivare in Italia al 2/% del PIL per le spese militari; il tentativo in atto da parte dei mercanti di morte di affossare la legge 185/90 sul commercio delle armi; la non adesione dell’Italia al trattato per la messa al bando delle armi nucleari; l’idea, furbescamente ventilata, di una legione straniera all’italiana, per concedere la cittadinanza ai migranti che si arruolano e sono disposti a combattere per l’Italia. E l’elenco potrebbe continuare… Rinnoviamo l’impegno per la nonviolenza, sostenendo anche percorsi formativi e didattici. Incoraggiamo l’obiezione di coscienza di fronte alla guerra e alla catastrofe ambientale che chiede scelte radicali”.
Pax Christi rileva come “dal mondo dei giovani, dalle università arrivano segni di speranza e di impegno per un altro modo possibile”. Lo sguardo del movimento è puntato alla “Arena di Pace”, manifestazione che si svolgerà sabato 18 maggio nell’anfiteatro romano di Verona dove si raduneranno migliaia di persone per confrontarsi sui temi della giustizia, della pace e della cura del creato. Pax Christi chiede anche che si impedisca “la prevista autonomia differenziata, contro la quale ci sono già stati autorevoli interventi ecclesiali, ma purtroppo solo dal sud dell’Italia. Non possiamo tacere! Dal sud al nord, insieme”.