Mondo
Pace: padre Faltas, “nel mondo più di 60 conflitti”
“Viaggiando da Damasco ad Aleppo recentemente – ha detto il frate, vicario della Custodia di Terra Santa – ho visto villaggi distrutti e profughi. Tanta gente è andata via dalla Siria, anzi nel mondo la situazione è drammatica, perché stiamo assistendo a un massacro tra persone"
“La pace non la si costruisce da soli, ma insieme e con progetti concreti. E questo è un compito di tutti noi”. Lo ha detto questa mattina padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa, intervenendo presso il santuario di San Francesco, a Paola, in occasione dell’evento “Calabria Terra di Pace e Fratellanza”, promosso dal comune di Tarsia (Cs), in collaborazione con le Associazioni Colors for Peace di Sant’anna di Stazzema, Peace Run Italia e la Fondazione Robert F. Kennedy Human Rights Italia.
Il Programma prevede l’adesione e la partecipazione di una vasta rete di comuni, diocesi, scuole, associazioni della provincia di Cosenza, come prima provincia della Calabria coinvolta, per configurarsi – come afferma il comunicato stampa di presentazione – “quale strumento capace di potenziare il ruolo delle istituzioni nel trasferire ai propri cittadini i i valori comuni della pace e della fratellanza tra popoli”.
“Viaggiando da Damasco ad Aleppo recentemente – ha detto il frate portando la propria testimonianza – ho visto villaggi distrutti e profughi. Tanta gente è andata via dalla Siria, anzi nel mondo, dove ci sono più di 60 conflitti, la situazione è drammatica, perché stiamo assistendo a un massacro tra persone”.
Padre Faltas ha raccontato, sia pur in breve, la situazione nella Città Santa. “A Gerusalemme stiamo vivendo una mancanza di pace e dialogo e negoziati tra palestinesi e israeliani, con tanta gente che paga le conseguenze di ciò”. Eppure, la constatazione del sacerdote, “Gerusalemme dovrebbe essere la città della pace, un modello di convivenza tra realtà diverse”. Per questo “cerchiamo di essere mediatori di pace, e l’iniziativa di oggi aiuta a costruire la pace”.