Prosegue l’impegno dell’Associazione Rondine Cittadella della Pace per il Caucaso con incontri ad alto livello diplomatico. Una rappresentanza di Rondine incontrerà domani mercoledì 7 ottobre Konstantin Gabashvili, Ambasciatore della Georgia in Italia e Ruben Karapetian, Ambasciatore dell’Armenia, grazie alla collaborazione con la delegazione parlamentare italiana presso l’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) presieduta da Riccardo Migliori.Obiettivo principale è consegnare nelle mani dei diplomatici il documento in 14 punti di Rondine per la pace nel Caucaso (su www.ventidipacesucaucaso.it), primo risultato del progetto Ventidipacesucaucaso che lo scorso maggio ha riunito in Toscana – nel borgo di Rondine (AR), a Firenze e nel santuario de La Verna (AR) – 150 rappresentanti dei popoli caucasici ed esperti internazionali. E’ stato un atto di vera e propria alta diplomazia popolare che ha portato alla elaborazione di un documento condiviso con varie proposte per la pacificazione dell’area del Caucaso. Il documento è già stato consegnato al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi, a Rosy Bindi, Vicepresidente della Camera dei Deputati, al Vicepresidente del Senato Vannino Chiti e al Nunzio Apostolico in Italia Mons. Giuseppe Bertello.L’avvio del documento in 14 punti è stato pensato dagli Studenti Internazionali di Rondine, piccolo borgo sulle rive dell’Arno a pochi Km da Arezzo che ospita da più di dieci anni giovani provenienti da aree in conflitto: Federazione russa, Caucaso del sud, Medio Oriente, Balcani, Africa. Il documento, successivamente elaborato ed approvato dai partecipanti alla conferenza e dagli esperti internazionali, tratteggia itinerari concreti possibili da realizzare fin da subito e insiste su alcune azioni possibili e auspicabili: un tavolo di confronto permanente, diritto al rientro per chi ha dovuto abbandonare la propria casa per eventi bellici, progressivo disarmo, promozione della crescita umana, culturale ed economica di tutti popoli della regione caucasica, attraverso la cooperazione e il rispetto delle identità dei popoli, dell’interculturalità e dei diritti umani. La consegna del documento agli ambasciatori di Armenia e Georgia rappresenta un ulteriore avanzamento nel processo di diffusione del documento al quale faranno seguito azioni concrete di cooperazione nei Paesi interessati.