Toscana

P3: PROCURA FIRENZE, DA BANKITALIA SPUNTI PENALMENTE INTERESSANTI SU CREDITO COOP. FIORENTINO

(ASCA) – Nella relazione della Banca d’Italia sul Credito cooperativo fiorentino, che ha portato al commissariamento dell’Istituto di cui era presidente Denis Verdini, “dal punto di vista penale ci sono tanti spunti interessanti che vanno approfonditi”. è quanto trapela dalla Procura di Firenze, il giorno dopo la consegna della relazione di 109 pagine redatta dagli ispettori di Banca d’Italia. Una relazione frutto di una ispezione “ordinaria” ma con procedura di “urgenza”, si precisa in Procura, decisa direttamente da Palazzo Koch che ha avuto comunque uno “scambio di informazioni continuo” con la Procura di Firenze, che indaga sui rapporti tra il Credito cooperativo e la Baldassini-Tognozzi-Pontello guidata, fino a qualche mese fa, da Riccardo Fusi, che si è dimesso dalla presidenza in seguito all’iscrizione nel registro degli indagati con l’ipotesi di corruzione nell’ambito dell’inchiesta sulla Scuola Marescialli. Sulla relazione della Banca centrale, dunque, per i Pm fiorentini “inizia ora il lavoro” su una serie di elementi che “devono essere valutati” e che portano “nuova linfa” all’inchiesta. In particolare, secondo quanto si apprende in Procura, la relazione riguarderebbe alcune “operazioni”, non solo relative a Btp: il ‘faro’ di Bankitalia si sarebbe acceso, tra l’altro, secondo quanto filtra dagli investigatori, su percentuali sugli impegni della banca, sulla “mancata segnalazione” di operazioni “sospette”, su affidamenti fatti sulla base di preliminari, poi non seguiti da rogiti. Dagli accertamenti condotti dalla Procura, secondo gli investigatori, emergerebbe anche una “condivisione” tra Verdini e Fusi che apparirebbe “diversa dall’ordinario rapporto tra banca e cliente”.