Cultura & Società
Oxfam, ripartenza scuola: ad Arezzo esperienze a confronto e grande teatro per riflettere e incidere sulla lotta alla povertà educativa e all’abbandono scolastico
Un lavoro realizzato grazie al progetto “Bella Presenza”, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa. In un contesto toscano, che pur a fronte un dato di dispersione scolastica dell’11,7% (migliore della media nazionale), rischia inevitabilmente di aver subito gli effetti dell’ultimo difficilissimo periodo sui singoli territori.
UN CONFRONTO TRA SCUOLE, ISTITUZIONI E ASSOCIAZIONI PER GUARDARE ALLA SCUOLA DOPO IL COVID
Una sfida complessa contro l’abbandono scolastico e la povertà educativa, che né la scuola, né una singola associazione o ente locale da soli, possono combattere con efficacia. Nasce da qui la giornata di iniziative in programma venerdì 29 ottobre al Teatro Pietro Aretino (in via Bicchieraia 32) ad Arezzo, promossa da Oxfam assieme ai partner del progetto “Bella Presenza”, grazie al patrocinio del Comune di Arezzo e della Fondazione Cultura.
Il primo appuntamento è per le 15.30, con l’evento nazionale “I Patti educativi di comunità: esperienze a confronto”. Un incontro, aperto al pubblico su prenotazione, che avrà al centro il confronto tra le esperienze di Arezzo, Firenze, Palermo, Napoli, Torino Ferrara e Cuneo, per lo sviluppo dei cosiddetti “Patti di comunità”, ossia lo strumento introdotto dal Ministero dell’Istruzione per affrontare sui territori le emergenze del mondo scuola, aggravate dalla pandemia, ma già presenti prima del Covid: dalla carenza di strumenti di individuazione e sostegno didattico e inclusione dei ragazzi più fragili e a maggior rischio di abbandono scolastico precoce, alla carenza di competenze digitali nelle scuole, alla messa a disposizione di nuove strutture o spazi, come parchi, teatri, biblioteche, archivi, cinema, musei, per svolgere attività didattiche complementari a quelle tradizionali. Tra i molti ospiti dell’incontro il direttore generale di Oxfam Italia, Roberto Barbieri; l’assessore alle politiche sociali del Comune di Arezzo, Lucia Tanti; l’assessore all’educazione del Comune di Firenze Sara FunaroSimona Rotondi, vice-coordinatore attività istituzionali di Impresa Sociale “Con i Bambini”; la dirigente scolastica ed ex assessore del Comune di Napoli, Anna Maria PalmierAndrea Morniroli della Cooperativa Dedalus di Napoli (capofila nazionale del progetto “Bella Presenza”).
“Per non lasciare più indietro nessuno occorre un lavoro comune tra i diversi attori del territorio a fianco della scuola. – ha detto Roberto Barbieri, direttore generale di Oxfam Italia – Siamo convinti infatti che non sia solo la scuola che interviene sulla dispersione e sulla povertà educativa, ma l’intera comunità. Ed è proprio per iniziare a superare insieme il “tempo” della gestione dell’emergenza definendo strategie e politiche più integrate, capaci di valorizzare le diverse competenze degli attori della comunità educante, che abbiamo creduto indispensabile un momento di confronto tra enti locali, istituzioni scolastiche, terzo settore, mondo del profit e volontariato. Convinti che tutti siamo chiamati a dare un contributo affinché più nessuno rimanga indietro, a partire dai tanti minori e giovani che nelle nostre città sono in condizioni di maggior vulnerabilità e fragilità”.
“Il Covid ha prodotto vari risvolti economicamente e socialmente insostenibili, ma credo che un occhio di riguardo debba essere lanciato sugli effetti subiti dalla generazione scolastica. I primi studi cominciano a emergere e concordano su un fatto: da marzo 2019 a ora si è purtroppo innescato un processo di impoverimento culturale. – ha aggiunto l’assessore alle politiche sociali del Comune di Arezzo, Lucia Tanti – Vi hanno influito certe dinamiche, come quelle prodotte dalla didattica a distanza, e il clima diffuso di incertezza e timore. Le conseguenze, purtroppo, saranno più visibili in futuro: ad esempio, quanto tutto ciò inciderà sul tasso di iscrizione universitaria o ancora sulla percentuale di dispersione scolastica? La scuola è tale se si svolge in presenza e se ogni studente la porta a termine vivendola come un’occasione insostituibile di formazione e di investimento sul proprio futuro. E per collegarmi alle parole del direttore di Oxfam, che invita l’intera comunità a non lasciare sola la scuola nella sfida, l’idea di questa amministrazione, di una fondazione che non a caso vogliamo chiamare ‘Comunità’, vuole essere una soluzione avanzata, capace di tenere insieme Comune, pubblico, privato sociale e privato puro e di proporre Arezzo come un modello innovativo di welfare municipale anche in ambito didattico ed educativo”.
“I patti educativi sono uno strumento necessario e indispensabile per rendere le progettualità e le esperienze sostenute dal ‘Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile’ efficaci e sostenibili nel tempo – ha dichiarato Simona Rotondi, vice-coordinatore attività Istituzionali di Impresa Sociale “Con i Bambini” – Essi sono alimentati dalle risorse, dalle energie e dalle visioni provenienti da tutti coloro che vivono in uno spazio condiviso e che considerano l’educazione un impegno comune. Rappresentano la continuità e l’orizzonte su cui continuare a costruire percorsi anche dopo la conclusione dei finanziamenti. Bisogna concepire la scuola pubblica come un’officina e un cantiere sociale, aperta al territorio e disponibile e contaminarsi con esso, sollecitando sempre più una co-progettazione dal basso, coinvolgendo attivamente famiglie e minori. I Patti ideati in tal modo riescono a connettere le diversità, creare incroci e confronti utili, generando ponti sui cui costruire il futuro dei bambini e delle bambine”.
Il programma completo è consultabile qui: https://www.oxfamitalia.org/wp-content/uploads/2021/10/oxfam-locandina-bella-presenza2.pdf – Per prenotazioni: https://bit.ly/PrenotazioniSeminario