Ottobre è, per la Chiesa, il mese tradizionalmente dedicato alle missioni: la Giornata missionaria mondiale 2022 che cadrà domenica 23 ottobre, trova il suo principale riferimento tematico nel messaggio di papa Francesco, pubblicato il 6 gennaio scorso, che porta il titolo «Di me sarete testimoni» (At 1,8).Il Papa ci dice: «Come Cristo è il primo inviato, cioè missionario del Padre e, in quanto tale, è il suo “testimone fedele”, così ogni cristiano è chiamato a essere missionario e testimone di Cristo. E la Chiesa, comunità dei discepoli di Cristo, non ha altra missione se non quella di evangelizzare il mondo, rendendo testimonianza a Cristo. L’identità della Chiesa è evangelizzare».L’ottobre missionario di quest’anno si inserisce nel contesto del «cammino sinodale della Chiesa italiana» che, nell’anno pastorale 2022-2023 prevede un approfondimento della fase di «ascolto»: la vita di ogni uomo e donna è preziosa e ha qualcosa di significativo da offrire. In particolare, può essere l’occasione per «mettersi in ascolto» delle vite di tanti missionari e del loro «camminare insieme» con le Chiese che sono chiamati a servire: sono vite che hanno tante cose da dirci, sia come testimonianze personali di fede e di servizio all’evangelizzazione, sia come esperienze di Chiese particolari che si impegnano a vivere la sinodalità. Le loro esperienze di evangelizzazione sono importanti anche per le nostre comunità: sono «vite che parlano»; che parlano di Cristo risorto e vivo, speranza per tutti gli uomini del mondo.Il Centro missionario diocesano propone, quest’anno, non una sola veglia ma un calendario di veglie missionarie che toccherà zone diverse della diocesi, per consentire una più ampia partecipazione a livello locale. Si parte venerdì 7 ottobre alle 21,15 da Borgo San Lorenzo (parrocchia di San Lorenzo). Si prosegue venerdì 14 ottobre a Pontassieve (parrocchia di San Giovanni Gualberto) per concludere il percorso con la veglia missionaria diocesana, presieduta dal cardinale Giuseppe Betori, alle 21 nella chiesa di Maria Madre della Chiesa a Torregalli.Domenica 23 ottobre poi la Giornata missionaria, con l’invito a tutte le parrocchie per dedicare una speciale attenzione alle missioni e raccogliere le offerte per aiutare i nostri preti, religiosi e religiose, laici e laiche che operano in terra di missione.L’ascolto delle vite dei missionari può risvegliare in ciascun fedele il desiderio e la disponibilità di partecipare alla missione universale della Chiesa. È chiaro, in questo senso, l’invito di papa Francesco nel suo messaggio: «ai discepoli è chiesto di vivere la loro vita personale in chiave di missione: sono inviati da Gesù al mondo non solo per fare la missione, ma anche e soprattutto per vivere la missione a loro affidata; non solo per dare testimonianza, ma anche e soprattutto per essere testimoni di Cristo».Papa Francesco ricorda anche che «rimane sempre valida l’osservazione di san Paolo VI: “L’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri, o se ascolta i maestri lo fa perché sono dei testimoni”».L’impegno missionario, ricorda ancora il Papa, si realizza anche sul territorio in cui viviamo, anche per la presenza di tante persone che in fuga dalle loro terre: «In effetti, sempre più sperimentiamo come la presenza dei fedeli di varie nazionalità arricchisce il volto delle parrocchie e le rende più universali, più cattoliche. Di conseguenza, la cura pastorale dei migranti è un’attività missionaria da non trascurare, che potrà aiutare anche i fedeli locali a riscoprire la gioia della fede cristiana che hanno ricevuto».Il messaggio del Papa si conclude con un auspicio forte: «Cari fratelli e sorelle, continuo a sognare la Chiesa tutta missionaria e una nuova stagione dell’azione missionaria delle comunità cristiane».