Prato

Otto settembre, dopo 4 secoli, la Cintola in una nuova teca

Ormai ci siamo. Dopo 370 anni, la sera dell’8 settembre, la Sacra Cintola verrà posta nella nuova teca realizzata dal grande orafo padovano Giampaolo Babetto. E, per la prima volta dal 1638, i pratesi potranno vedere (in duomo e grazie ai maxi-schermi in piazza e alla diretta su Tv Prato) la reliquia così com’è: mons. Simoni, infatti, durante il rito della traslazione, subito prima dell’Ostensione, prenderà con le mani guantate la reliquia e la mostrerà ai fedeli; poi la riporrà nel nuovo reliquiario. Sarà, con l’Ostensione, il momento culminante della festa della Natività di Maria edizione 2008. La traslazione ha avuto un prologo martedì 2 settembre, con la ricognizione della Cintola effettuata dal Vescovo e dal Capitolo dei Canonici. Sul buon stato di conservazione non c’erano particolari timori, ma la ricognizione ha permesso di fugare ogni dubbio in vista della traslazione. È stato il cerimoniere vescovile, can. Luca Rosati, ad estrarre il reliquiario e ad aprirlo su un piccolo altare in legno, posto davanti alla cancellata. Ad assistere, oltre a tutti i canonici e a diversi sacerdoti, anche un piccolo gruppo di fedeli e di turisti; presiedeva il rito il Vescovo Simoni, assistito dal Vicario generale mons. Eligio Francioni. Don Rosati prima ha tolto con un cacciavite due viti, poi con una piccola chiave ha aperto il reliquiario. Simoni e Francioni sono stati i primi a poter toccare e vedere la Cintola da vicino, seguiti poi dai canonici.