L’arcivescovo di Vercelli, mons. Enrico Masseroni, andrà presto a fare visita ai familiari di Franco Lamolinara, l’ingegnere italiano di Gattinara ucciso ieri in Nigeria, insieme al collega britannico, durante un blitz congiunto delle forze di sicurezza inglesi e nigeriane nel tentativo di liberarlo dopo quasi 10 mesi di prigionia. Lo anticipa oggi al Sir don Renzo Del Corno, parroco di S. Bernardo Abate, nella periferia di Gattinara, dove vive la famiglia Lamolinara. Ho parlato con il vescovo, che in questi giorni sta facendo gli esercizi spirituali con il clero dice il parroco -. Mi ha incaricato di comunicare la sua vicinanza alla famiglia. Passerà presto a visitare la famiglia. Don Renzo ha incontrato la famiglia ieri pomeriggio, appena appresa la notizia. Stanno molto male, come è facile immaginare racconta -. Ora vogliamo privilegiare il silenzio e la preghiera personale. Purtroppo avremo tempo nei prossimi giorni per pensare cosa è giusto fare, rispettando sempre la massima riservatezza richiesta dalla famiglia, che condividiamo in pieno. Oggi pomeriggio incontreremo le autorità e gli amici per capire cosa organizzare.Sul rientro della salma non si sa ancora nulla. Con il sindaco cercheremo la soluzione più idonea per i funerali spiega -. Non sappiamo ancora se li celebreremo nella chiesa parrocchiale o se dovremo trovare una soluzione più idonea, prevedendo un grande afflusso di persone. Le circostanze del blitz delle forze nigeriane e britanniche sono ancora tutte da chiarire. Sul caso diplomatico tra Italia e Gran Bretagna, il parroco precisa: Non voglio entrarci e francamente mi interessa anche poco. La famiglia Lamolinara frequentava regolarmente la parrocchia. La moglie, Anna, collaborava nell’organizzazione dei centri estivi nel Centro sportivo. La parrocchia di San Bernardo, in zona periferica, è di circa 3.000 abitanti su una popolazione di 9.000 abitanti. (Sir)