Toscana
OSSEZIA, STOP DEL PRESIDENTE RUSSO A OPERAZIONI MILITARI CONTRO GEORGIA
Lo scopo è raggiunto, l’operazione è finita: così il presidente russo Medvedev ha comunicato ai suoi comandi la conclusione delle ostilità. La sicurezza per i civili e per i caschi blu in Ossezia del Sud è tornata, è stata la sua spiegazione; l’aggressore, ha detto ancora il capo del Cremino, è stato punito ed ha subìto significative perdite. Medvedev ha però dato mandato al Ministero della difesa di soffocare eventuali nuovi focolai; successivamente, il leader russo ha incontrato il presidente Sarkozy. L’Unione Europea tenta così di iniziare una qualche mediazione; in serata, il leader francese incontrerà il presidente Saakashvili in Georgia. Ora dobbiamo dare corpo al cessate il fuoco, ha dichiarato il capo dell’Eliseo. Dobbiamo fare ha aggiunto – una scaletta di impegni per tornare alle posizioni di partenza prima del conflitto. Sul fronte militare le notizie restano confuse: non è chiara la sorte della città di Gori, non lontana dal confine osseto. Il centro che diede i natali a Stalin è stato bombardato a più riprese – riferiscono testimoni- e un giornalista olandese è stato qui colpito a morte. L’agenzia France Press dà notizia di una forte esplosione avvenuta questa mattina a Tbilisi; il presidente statunitense Bush ha giudicato inaccettabile il comportamento della Russia, che ha tentato di deporre un governo democraticamente eletto. Il ministro degli Esteri russo Lavrov ha risposto di non condividere questa interpretazione, ma ha affermato che Mosca non ha fiducia nell’attuale dirigenza di Tbilisi, accusata di crimini in Ossezia. (Fonte: Radio Vaticana)