Lucca

Ospedali Lucca, Cgil Cisl e Uil: “lavoratori al servizio front office e cup in stato di agitazione dal 27 luglio”

Con il nuovo appalto che scatterà il primo agosto, quindi tra pochi giorni, non sanno ancora quali saranno i loro destini contrattuali e i servizi di cui si dovranno occupare. Sabina Bigazzi per Filcams Cgil, Giovanni Bernicchi per Fisascat Cisl e Simone Marsili per Uiltrasporti, nella conferenza stampa che si è svolta stamani, 23 luglio, nella sede Cgil hanno annunciato forti azioni di protesta, con iniziative a partire da lunedì 27.

“Stiamo riscontrando una netta rigidità da parte di Cns, aggiudicatario della gara indetta da Estar per conto dell’Asl, rispetto all’applicazione dei contratti collettivi diversi rispetto a quelli attualmente applicati – dicono i referenti sindacali delle tre sigle -. Non condividiamo neanche la possibile armonizzazione proposta a compensazione delle differenze retributive previste tra i due contratti, in quanto non conforme al previsto percorso che avrebbe dovuto mantenere l’applicazione contrattuale vigente”.

In Cns, infatti, le opzioni contrattuali si biforcano tra la coop sociale e quella multiservizi, con differenze retributive e normative che possono ricadere sui lavoratori. “Teniamo conto  che lavoratrici e i lavoratori coinvolti – sottolineano – hanno già dovuto subire nel corso degli anni una variazione contrattuale che ne ha peggiorato le condizioni economiche normative, e che quasi la totalità dei 50 dipendenti a Lucca sono già part time”.

“Resta ancora aperto il confronto – specificano Bigazzi (Filcams Cgil), Bernicchi (Fisascat Cisl), e Marsili (Uiltrasporti) – che si dovrà svolgere a livello territoriale tra aziende affidatarie, Asl e OOSS, sulla nuova organizzazione del lavoro, tema assolutamente rilevante per il quale visto anche i tempi ristretti, rappresentiamo grande preoccupazione. Ad oggi la Asl non ha nemmeno prodotto la configurazione dei servizi e manca solo una settimana all’avvio del nuovo appalto. Per questi motivi continuiamo a rappresentare le oggettive difficoltà di un percorso che con il necessario buon senso avrebbe avuto esiti condivisi, per le quali continueremo a chiedere alle istituzioni e soprattutto a Cns  – continuano le organizzazioni – di abbandonare il radicalismo con il quale si è approcciato a questo appalto per iniziare con il piede giusto un servizio di grande importanza sociale che di tutto avrebbe bisogno tranne che di una diffusa conflittualità”.

Conclusioni: “Confermiamo lo stato di agitazione già avviato e – annunciano le tre sigle – promuoveremo iniziative di mobilitazione a partire da lunedì 27 luglio”.