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Ornella Spagnolello, medico a Kabul: “La paura non manca, ma il nostro posto è qui”
Siciliana di origine, 32 anni, è in Afghanistan con Emergency, dopo essere stata in Sudan, Congo e fra i malati di Covid a Bergamo. La dottoressa descrive un clima di "profonda apprensione" nella capitale. Ma lascia intendere di voler onorare il suo impegno con l'organizzazione umanitaria. E rende omaggio ai colleghi afghani e al fondatore Gino Strada.
Si divide tra corsia e sala operatoria Ornella Spagnolello, 32 anni. Origini siciliane, laureata in medicina d’urgenza, risponde a una videochiamata del Sir dall’Ospedale Emergency di Kabul, dove è arrivata lo scorso giugno. Alle spalle vanta già diverse esperienze “forti”: in Sudan, Congo, a Bergamo nel periodo più duro della pandemia Covid-19.
Sono arrivati qui in poche ore, dopo l’attentato all’aeroporto, 62 pazienti:
10 sono stati curati al pronto soccorso, 36 sono stati ammessi ai reparti, altri 16, purtroppo, sono arrivati già morti. Alcuni, trasportabili, sono stati in seguito trasferiti in altri ospedali della capitale, coordinando gli interventi con il ministero della Salute.
Del resto sono qui perché ho aderito a questo progetto di Emergency e intendo onorarlo.
E poi tra noi c’è chi si occupa della nostra sicurezza, che è un elemento sempre prioritario nei progetti di Emergency. Va inoltre tenuto presente che il nostro è un ospedale “neutrale”, né governativo né militare, e per tale ragione non è ritenuto un obiettivo.