La preghiera non è un compito da sbrigare, semmai in fretta. Pregare è il primo servizio da offrire alla famiglia militare. E’ il richiamo dell’arcivescovo ordinario militare per l’Italia, mons. Vincenzo Pelvi, che oggi pomeriggio ad Assisi aprirà (fino al 30) la Settimana di aggiornamento dei cappellani militari che verterà sul tema Annuncio del Vangelo e preghiera. L’auspicio dichiara al Sir mons. Pelvi – è che i cappellani crescano in una fede forte e vigorosa che deve essere alimentata con un’assidua preghiera. Incoraggio i sacerdoti della Chiesa Ordinariato a diventare modelli e maestri di preghiera. Il momento della preghiera è il più importante nella giornata del presbitero. Pregare è il primo servizio da offrire alla famiglia militare. Perciò dobbiamo sempre riservare il tempo necessario per essere in comunione con il Signore, principe della pace. La pastorale non dovrebbe mai essere una semplice strategia, un lavoro amministrativo, ma restare sempre un impegno spirituale. La preghiera conclude – non si deve considerare un compito da sbrigare, semmai in fretta. Bisogna invece essere continuamente ossigenati dalla presenza del Signore, consapevoli che non quello che io penso, sento o decido, ma quello che piace a Dio è il senso della mia vita. Al convegno è giunto anche il messaggio di Benedetto XVI che in un telegramma, a firma del suo Segretario di Stato, card. Tarcisio Bertone, auspica che l’incontro susciti una rinnovata adesione a Cristo riproponendo la santità quale misura alta della vita cristiana in risposta alle nuove sfide della pastorale. Un saluto è giunto anche dal card. Marc Ouellet, prefetto per la Congregazione dei vescovi: l’efficacia del servizio ecclesiale si legge nel testo scaturisce dalla nostra conversione personale e comunitaria che altro non è che mettere Cristo al centro della vita.Sir