Firenze
«Ordinaria bellezza»: la Caritas di Firenze lancia un concorso fotografico
Ai partecipanti sarà chiesto di ritrarre attraverso uno scatto: un gesto, un volto, uno sguardo, in cui si ritrova la bellezza come segno di speranza e solidarietà verso la fragilità sociale, che non siamo più abituati ad osservare, ma che invece è sempre presente. Da qui il titolo «Ordinaria bellezza, ordinaria speranza».
«Abituati a continui input esterni di notizie tragiche, catastrofi e scenari pessimistici – afferma Giovanna Grigioni, Ufficio Formazione Caritas Firenze – questo concorso, realizzato in collaborazione con l’Università di Firenze, Dipartimento di Architettura, vuole porre l’attenzione su ciò che invece è bello. Proporre un modo diverso di osservare, più o meno attento e “solidale”, che si può trovare in scelte di vita personali e interventi sociali anche molto differenti tra loro. Quello che vorremmo raccontare è infatti come tantissime persone dedicano ancora del tempo al volontariato e, se non proprio al volontariato, a gesti di attenzione verso chi ha bisogno».
Ma a chi si rivolge? «Il concorso, che è gratuito, si articola in tre “sezioni” per rispondere alla necessità di coinvolgere diverse fasce d’età, competenze e professionalità. Agli adulti e ai professionisti che operano nel campo della fotografia e più in generale nella comunicazione con una particolare attenzione alle tematiche sociali, e ai ragazzi (fino a 19 anni compiuti) e alle classi scolastiche», spiega Giovanna.
Proprio sui giovani si è soffermato Luca Orsoni, Responsabile Ufficio Formazione Caritas Firenze, che ha ribadito l’importanza di sensibilizzarli su temi legati al sociale e alla capacità di osservare oltre le apparenze: «Oggi giorno siamo chiamati a far recuperare ai giovani questa dimensione perché tutto è così veloce che a volte si perde di vista l’essenzialità dell’immagine. Per questo abbiamo pensato di aprire il concorso anche al mondo della scuola, per aiutare i ragazzi a riconsiderare il valore dell’immagine ferma, ciò che può rappresentare».
«Il secondo intento del concorso – prosegue – riguarda il fatto che quando osserviamo tendiamo sempre a soffermarci sugli aspetti negativi. Si affrontano solo i problemi invece ci sono tante belle immagini anche nella quotidianità, che ci danno speranza su quello che è il nostro futuro. Come Caritas vorremmo dunque inserire questa iniziativa in tutte quelle azioni che promuoviamo per sensibilizzare le persone sul tema delle fragilità. Proprio per tale motivo il concorso non sarà fine a se stesso. Al suo termine realizzeremo infatti una mostra itinerante con tutte le foto inviateci, grazie anche all’Università che si è resa disponibile ad allestire l’esposizione, affinché esse siano strumento di diffusione di questa cultura dell’osservare».
In conclusione Luca Orsoni ha inoltre sottolineato il desiderio che l’iniziativa non coinvolga solo la Diocesi di Firenze ma anche tutte le Caritas della Toscana. Al vincitore verrà tra l’altro data la possibilità di fare un’esperienza di una settimana in una realtà caritativa della Caritas in Albania o in Austria.
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