Prato

Oratori, nessun contributo dal Comune

Quasi tremila ragazzi delle elementari e delle medie, un esercito di 700 animatori. Le cifre dicono tutta l’importanza degli oratori estivi. All’ombra dei campanili, tra giugno e luglio, c’è sicuramente il più grande raduno di bambini e adolescenti della città. Quest’anno però il Comune non ha previsto sostegni logisitici o economici alle attività estive parrocchiali. Unica eccezione, la possibilità di utilizzare alcune palestre scolastiche. Don Enrico Cassanelli, il responsabile della pastorale giovanile diocesana, non fa polemiche: «Sappiamo bene – commenta – che i Comuni, compresi quelli della nostra provincia, sono alle prese con bilanci ristretti e parecchi tagli».

A margine della festa diocesana, che si è tenuta lunedì 3 luglio in piazza S. Agostino (è stata lì trasferita da piazza San Francesco dove inizialmente si sarebbe dovuta tenere) ribadisce però «l’importanza sociale degli oratori estivi, che fanno animazione, formazione, creano aggregazione e, di conseguenza, costituiscono una grande risorsa per i genitori che lavorano e come prevenzione del disagio giovanile». «Qui – interviene un animatore – non solo si fa educazione per i bambini, ma siamo anche noi animatori che ci formiamo al servizio, al dialogo, all’impegno». Aggiunge don Enrico: «Una manifestazione così importante meriterebbe, nonostante le ristrettezze economiche, maggiore attenzione da parte degli enti locali». Il salesiano sottolinea che le attività estive parrocchiali sono a costo zero per la collettività, «anzi – chiosa – le nostre tariffe di iscrizione sono molto al di sotto di quelle di associazioni e cooperative».

Già negli anni precedenti i contributi erano andati gradualmente diminuendo. «Per le attività del 2005 – spiega don Serafino Romeo, responsabile dell’oratorio congiunto Chiesanuova – San Giovanni Bosco – il Comune ci ha erogato 650 euro dopo diversi mesi. Quest’anno, invece, gli uffici competenti non hanno accolto le consuete richieste perché non avrebbero potuto distribuire risorse. Avevamo chiesto – prosegue don Romeo – di poter utilizzare la palestra delle scuole Lippi ma a causa del diniego del dirigente scolastico ci è stata messa a disposizione quella di Paperino, che per noi è lontanissima».

 A don Serafino e ai suoi collaboratori però non è andato soprattutto giù l’aumento del biglietto d’ingresso giornaliero alla piscina di via Roma, salito da 3 a 4 euro, che moltiplicato per 240 ragazzi fa 960 euro: «Per un mese di attività noi chiediamo 40 euro, tutto compreso. Questo aumento è davvero gravoso».Da noi interpellato, l’assessore all’istruzione Giuseppe Gregori lamenta i tagli delle leggi finanziarie operati sui bilanci del Comune: «Quest’anno – ci dice – non abbiamo potuto davvero erogare contributi, né alle parrocchie, né ad associazioni e cooperative. Abbiamo cercato di mettere comunque a disposizione i locali scolastici, ma non sempre ci riusciamo a causa dell’opposizione di diversi dirigenti».

 Don Romeo ribatte a distanza: «Ci sono molte iniziative in ambito culturale o ricreativo organizzate o sostenute dal Comune che non svolgono funzioni sociali, per giunta così larghe, come gli oratori estivi. Forse servirebbe una migliore distribuzione delle risorse economiche».