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ONU, CONSIGLIO DI SICUREZZA APPROVA SANZIONI CONTRO L’IRAN PER I PROGRAMMI NUCLEARI

Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha approvato all’unanimità una risoluzione – la 1737 – che punisce l’Iran con una serie di sanzioni economiche per il suo rifiuto di abbandonare i programmi nucleari. Il testo, approvato stasera dai 15 membri del Consiglio di sicurezza, è stato presentato da Gran Bretagna, Francia e Germania, ed è il risultato di due mesi di intense trattative. Le sanzioni mirano a limitare l’accesso dell’Iran alla tecnologia per uso militare. La risoluzione ordina a tutte le nazioni di fermare ogni fornitura, vendita o trasferimento di materiale e tecnologie che possono contribuire ai programmi nucleari e missilistici. Essa congela anche i fondi di 10 compagnie e di 12 individui ritenuti punti-chiave di tali programmi.

Anche Mosca, che fino ad ora aveva cercato di mediare, anche perché è russa molta della tecnologia usata da Teheran per arricchire l’uranio, si è detta alla fine d’accordo, sottolineando comunque che la risoluzione non autorizza azioni di forza. “Bisogna andare avanti”, ha detto il presidente russo Vladimir Putin nel corso di un colloquio telefonico avuto con George W. Bush poco prima del voto.

“Ci auguriamo che l’Iran si conformi immediatamente e incondizionatamente a questa risoluzione – ha dichiarato il rappresentante degli Stati Uniti -. Solo così sarà possibile trovare una soluzione negoziata. La nostra speranza è che il governo iraniano capisca che la ricerca di armi nucleari non contribuisce ad aumentare la sua sicurezza. Al contrario, lo rende più insicuro”.

La Gran Bretagna ha assicurato che la porta rimane aperta e, se l’Iran sospenderà l’arricchimento dell’uranio, le sanzioni verranno ritirate. Un’offerta che l’ambasciatore iraniano, Javad Zarif, rispedisce al mittente, attaccando la politica statunitense nel mondo e prendendosela con Israele. Da Teheran, una nota del ministero degli esteri condanna la risoluzione e ribadisce che il programma nucleare ad uso civile proseguirà, a dispetto delle misure adottate dalle Nazioni Unite.