Toscana

ONU: CARD. MARTINO, UNA RIFORMA CHIESTA DA TUTTI I PAPI. RUOLO CENTRALE PER LA CRISI IRAQ

“La Santa Sede spera che ancora oggi la tragica situazione dell’Iraq possa risolversi con l’apporto e l’intervento dell’Onu”. Lo ha detto il card. Renato Raffaele Martino, presentando oggi ai giornalisti il Messaggio del Papa per la prossima Giornata mondiale della pace. “Il Papa e la Santa Sede – ha precisato il cardinale – indicano i principi, i valori etici, ma la loro realizzazione tocca poi agli attori, ai membri della comunità internazionale”.

Nell’Angelus del 16 marzo il Papa ha invitato “i Paesi membri dell’Onu, e n particolare il Consiglio di sicurezza, a fare uso della forza come ultimo ricorso, dopo aver esaurito ogni tentativo si soluzione pacifica, secondo i principi della Carta delle Nazioni Unite”. Nel messaggio di oggi, inoltre, Giovanni Paolo II ricorda che all’Onu spetta il ruolo di “vegliare sulla pace e sulla sicurezza globali” attraverso il “divieto del ricorso alla forza”, con due sole eccezioni: il “diritto naturale alla legittima difesa, da esercitarsi secondo le modalità previste e nell’ambito delle Nazioni Unite” ed il “sistema di sicurezza collettiva, che assegna al Consiglio di Sicurezza la competenza e la responsabilità in materia di mantenimento della pace, con potere di decisione e di ampia discrezionalità”.

Quella dell’Onu, ha osservato Martino, è una “riforma auspicata già da Giovanni XXIII e da tutti i papi”, e recepita di recente anche dal segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, che ha chiesto agli Stati membri di “riflettere seriamente sulle minacce e le sfide” attuali, esaminando in particolare “se le nostre regole e istituzioni necessitino di una adattamento”. Quanto ad un eventuale progetto della Santa Sede di poter diventare (da Osservatore) membro permanente dell’Onu, Martino ha informato che “si tratta di un progetto allo studio”. Sir