L’Associazione Ong Italiane (a cui fanno capo 160 organismi di cooperazione internazionale) non scenderà in piazza, venerdì 4 giugno, per manifestare contro l’arrivo di George W. Bush ma nell’occasione della visita del presidente americano a Roma rinnova il proprio impegno per sensibilizzare i governi di tutto il mondo sul tema degli aiuti ai Paesi in via di sviluppo che dovrà essere posto con urgenza sul tavolo del Summit mondiale 2004 che si terrà dall’8 al 10 giugno a Sea Island in Georgia. Non partecipiamo alla manifestazione di venerdì sottolinea Sergio Marelli, presidente dell’Associazione Ong Italiane perché non possiamo essere a fianco a chi con parole e nei fatti ricorre ad atti di violenza. Per noi la pace si fa solo attraverso la cooperazione internazionale e l’aiuto ai poveri. Per questo motivo l’Associazione ha scritto un documento a Bush e a Berlusconi in cui chiede di situare lo sradicamento della povertà in un posto prioritario nell’agenda dei temi da affrontare in ogni futuro incontro dei Paesi appartenenti al G8; riconfermare gli impegni di governo specificando strategie e piani concreti mirati al raggiungimento di tutti gli obiettivi di sviluppo del Millennio entro il 2015; valutare e approntare tutti gli strumenti necessari per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, incluse le politiche di assistenza allo sviluppo, di commercio, di riduzione del debito, di trasferimento tecnologico e d’investimento privato. Non possiamo dimenticare – conclude Marelli che questo incontro sarà anche l’occasione per preparare il G8 alle porte. Questo vertice ha ancora una responsabilità diretta sui destini dei poveri del Sud del mondo e quindi chiamiamo il governo italiano e quello americano ad assumersi tutte le responsabilità nella difesa di quanti saranno coinvolti nelle decisioni che verranno prese quest’anno in Georgia.Sir