Toscana

On line per raccontare la Toscana tutta. A Firenze sta per arrivare la Bto del turismo

Dopo un 2015 che ha registrato 10.000 presenze in due giorni, 149 eventi, 250 speaker, 400 giornalisti/blogger accreditati e 59 espositori, quest’anno il BTO ha deciso di superare la logica dei come per indagare sui perché. Ecco quindi il tema «Why!», «perché scegliere è cosa diversa dal comprare», ha dichiarato Alberto Peruzzini, direttore di Toscana Promozione. BTO 2016 indagherà infatti sui perché, immaginando vite anziché posti letto, invitando tutti i partecipanti, dai relatori al pubblico, a riflettere sul perché individui, famiglie, gruppi, scolaresche, coppie, scelgono di viaggiare alla ricerca di nuovi percorsi ed emozioni.

Il numero degli espositori che hanno confermato la loro presenza registra un +15% rispetto al 2015, con un raddoppio di quelli internazionali.

«Il BTO – ha commentato Stefano Ciuffo, assessore al turismo Regione Toscana – è sempre un’occasione per cercare di intercettare nuove opportunità e campi d’azione. Tra l’altro il turismo nella nostra regione rappresenta il 10% del Pil».

Ma a chi si rivolge il BTO? Leonardo Bassilichi, presidente di Camera di Commercio di Firenze, al riguardo ha affermato come la manifestazione interessi soprattutto il mondo delle imprese e le attività recettive, che attraverso «una piazza di opinioni, quale è il BTO, possono capire come inventare un’offerta in relazione alla domanda». «La richiesta – ha precisato Bassilichi – è infatti oggi completamente cambiata».

Giancarlo Carniani, direttore scientifico di BTO 2016, ha invece illustrato le novità, prima fra tutte il raddoppio della Main Hall, che quest’anno darà spazio a una sezione totalmente in lingua inglese con molti ospiti di rilievo mondiale, tra cui: Glenn Fogel di The Priceline Group che, intervistato da Philip Wolf, affronterà il tema «WHY we are leading the market»; Adrian Hands di TripAdvisor che spiegherà «WHY we became the world’s biggest travel site»; Mark Levy di Airbnb che illustrerà la prospettiva dell’azienda in «WHY we think we changed the world of hospitality»; e Peter Verhoeven di Booking.com che descriverà «WHY we plan to be the most advanced travel company».

Altrettanto stimolante il programma della Main Hall italiana e delle sette Focus Hall con contributi che tratteranno vari argomenti: dall’industria video-ludica, analizzata come nuova leva del marketing territoriale, alla «Rigenerazione urbana», affrontata in chiave di attrattività turistica; dall’etica come indice reputazionale di chi fa impresa turistica al nuovo ruolo dei GAL. E ancora riflettori puntati sulla musica, mercato ad alto tasso innovativo che diventa, anno dopo anno, sempre più un modello per l’industria del travel.

Si parlerà poi di modelli di business dell’home sharing con due colossi mondiali come Homeaway e Airbnb.

Nel corso della seconda giornata verrà decretata la startup vincitrice del contest «Startup Italian Open», il primo torneo dedicato esclusivamente alle startup del settore travel, che a maggio del 2017 volerà ad Amsterdam alla conferenza internazionale Phocuswright Europe. «Startup Italian Open» è un progetto promosso e supportato da Fondazione Sistema Toscana e PromoFirenze con l’obiettivo di contribuire a far emergere le eccellenze tecnologiche, di innovazione dei servizi e dei prodotti in ambito turismo e viaggi.