Vita Chiesa
OGM: SEMINARIO IN VATICANO, VALUTARE CASO PER CASO
Una “valutazione caso per caso” di “costi e benefici, rischi e vantaggi” degli Ogm, cercando di individuare “un sistema agricolo tale da risultare compatibile con il benessere di tutti, ricchi e poveri, Paesi sviluppati e Paesi in via di sviluppo”. Questa, in sintesi, la “metodologia” di approccio agli organismi geneticamente modificati auspicata dai partecipanti al seminario di studio su “Ogm: minaccia o speranza?”, organizzato in Vaticano dal Pontificio consiglio della Giustizia e della pace.
“Reale necessità, sicurezza per l’uomo e per l’ambiente, assenza di effetti negativi diretti nel caso degli animali”: questi alcuni requisiti che ogni prodotto geneticamente modificato dovrebbe possedere, ha sottolineato Giuseppe Bertoni, ordinario di zootecnica speciale all’Università Cattolica. Per evirare, invece, che l’opinione pubblica sia “turbata” dai “rischi” di tali nuove tecnologie, ha aggiunto il docente, ci vogliono “scienziati più consapevoli degli aspetti etici”, ma anche “giornalisti più attenti”, in grado di “recepire il dato scientifico per renderlo comprensibile al comune cittadino, ma senza cedere alla facile tentazione di creare sensazione od allarme”.
“Trovare, con equilibrio e nella verità, un punto di sintesi utile e fecondo di bene per gli uomini del nostro tempo, soprattutto per i poveri”: questo, ha sottolineato il card. Martino, lo scopo principale dell’iniziativa, cui partecipano esperti provenenti da tutto il mondo per “raccogliere il maggior numero di dati informativi sugli Ogm, che in seguito potranno servire a sussidiare un discernimento etico e pastorale”.