Vita Chiesa
Oggi più che mai c’è bisogno di nuovo umanesimo: su Toscana Oggi uno speciale a cinque anni dalla visita di Papa Francesco a Firenze
“Parlare oggi di umanesimo, come abbiamo fatto cinque anni fa, è fondamentale soprattutto perché in questo tempo siamo sollecitati da una pandemia che sta mettendo in crisi la figura dell’uomo così come è stata costruita negli ultimi decenni dalla cultura contemporanea: un uomo autonomo e forte, che dominava la natura e che non era soggetto a nulla. Invece ci ritroviamo a doverci misurare con la fragilità dell’essere umano, non con la sua autonomia, ma con la sua interdipendenza, perché sia nella diffusione del virus che nella cura della malattia tutto è legato alla interdipendenza delle persone”. Lo scrive il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, in apertura delle pagine speciali che il settimanale Toscana Oggi dedica, nel numero di questa settimana, al quinto anniversario del Convegno ecclesiale di Firenze che del 2015 che il 10 novembre vide nel capoluogo toscano la visita di Papa Francesco e il suo discorso alla Chiesa italiana.
“In Gesù Cristo un nuovo umanesimo” era il titolo del Convegno, un tema oggi più che mai urgente: “La domanda sull’uomo – nota Betori – è oggi decisiva per non uscire dalla crisi pensando di poter ritornare alla situazione del passato con gli stessi errori che l’individualismo e il concetto di autonomia assoluta hanno creato. Si tratta invece di ripartire dai fondamentali dell’umano: ricerca di senso e prospettive di futuro, in forza della gratuità, relazione, responsabilità e presenza”.