E’ il segnale che in Europa c’è ancora speranza per la vita. L’auspicio è che questa Europa sia in grado di continuare a far sentire la propria voce. Così mons. Aldo Giordano, osservatore permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa, commenta al Sir la risoluzione discussa ieri dall’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (CdE) che ha stabilito la tutela dell’obiezione di coscienza dei medici in caso di interruzione volontaria di gravidanza. Ritengo molto significativo ha detto mons. Giordano – che un testo nato per limitare il diritto all’obiezione di coscienza per facilitare l’accesso all’aborto, sia diventato una raccomandazione totalmente a favore e a sostegno dell’obiezione di coscienza. E questo è un evento che ha qualcosa di storico. A portare al ribaltamento delle posizioni è stato ad avviso di mons. Giordano un lavoro di informazione abbastanza esteso. C’è stata spiega – una reazione trasversale a livello politico con l’impegno di gruppi e rappresentanti di vari gruppi politici che non hanno voluto che l’Assemblea Parlamentare ritornasse sui suoi passi circa le libertà che nei decenni passati abbiamo conquistato. C’è stata anche una reazione trasversale a livello culturale con persone di diverse culture che si sono espresse a favore della libertà di coscienza.Significativa prosegue l’osservatore permanente della Santa Sede – è stata la reazione anche del personale medico, delle associazione mediche e del personale degli organismi sanitari che hanno parlato in maniera autorevole perché la questione li toccava direttamente. Anche sui media c’è stata una reazione importante. Altro elemento è stato l’impegno di tante persone, l’impegno di parlamentari, di organismi non governativi che hanno raccolto firme, realizzato addirittura un seminario a Strasburgo, e in questo impegno ci sono anche le Chiese. E poi un fatto nascosto ma presente è la rete di preghiera perché ci fosse la luce per i parlamentari. Che segnale dà il Consiglio d’Europa? E’ il segnale conclude mons. Giordano – che l’Europa è capace di posizione critica e che la tendenza di tipo più radicale e laicista non è una tendenza sempre vincente come qualcuno poteva pensare. E’ il segnale che esiste un’altra Europa, un’Europa che intravede che certi capitoli sono ormai vecchi e superati e che la novità sta piuttosto nel sostenere certi valori come il valore della vita, il valore vero della libertà, il valore vero della coscienza, il valore vero della solidarietà ovunque c’è l’esistenza umanaSir