Firenze
Nuovo vescovo Pisa: i racconti dei suoi confratelli
Tra i Carmelitani scalzi del convento di Arcetri, a Firenze, gioia per la nomina di padre Saverio Cannistrà
A caratterizzare padre Saverio Cannistrà, oggi nominato arcivescovo di Pisa, è la dedizione allo studio prima e all’insegnamento poi. I Carmelitani scalzi della provincia dell’ordine che ha sede ad Arcetri (Firenze) che hanno trascorso moltissimi anni in sua compagnia, condividono solo ricordi positivi.
Per il priore, padre Giuseppe, la notizia della nomina ha fatto nascere in lui, come nella comunità, due sentimenti contrastanti “siamo immensamente felici per e di lui, è un incarico importante, ma allo stesso tempo non posso che esprimere un po’ di rammarico, poiché ci viene “sottratto” uno dei migliori”.
Si ricorda di lui anche la straordinaria umiltà: prima di tenere lezione, non mancava mai di svolgere faccende di ogni tipo.
Padre Paolo è stato invece suo allievo “è stata un’esperienza davvero molto bella e arricchente. Abbiamo camminato insieme: lui, da studioso, ha dovuto apprendere i problemi e le diversità dei giovani, mentre a noi il compito di apprenderne lo stile di pensiero. Nonostante appunto fossimo tutti diversi, ha saputo dare a ognuno di noi quello di cui aveva bisogno”.