Vita Chiesa
NUOVO RITO DEL MATRIMONIO; BELLETTI (CISF), «PER MOLTI OGGI SPOSARSI È QUASI UNA MISSIONE IMPOSSIBILE»
Nella strada verso il progetto di coppia e di famiglia esiste oggi una “doppia difficoltà”: la difficoltà di diventare adulti, di assumere un ruolo attivo, autonomo, responsabile” e la difficoltà di “pensare un proprio futuro condiviso, di coppia, insieme ad un’altra persona”. Sono ostacoli che rendono oggi per molti giovani il matrimonio “quasi una mission impossible”. A delineare la situazione dei “fidanzati oggi di fronte al matrimonio cristiano” è Francesco Belletti, direttore del Centro internazionale Studi Famiglia (Cisf) che ha aperto questo pomeriggio con una relazione il Convegno promosso a Grosseto dalla Cei per presentate il nuovo Rito del Matrimonio. In Italia ha fatto notare l’esperto ma anche in altri paesi sviluppati, si registra “un numero sempre maggiore di ultratrentenni” che convivono “con la propria famiglia di origine, anche quando esistono alcune condizioni di autonomia che potrebbero consentire un distacco più forte (un lavoro stabile, per esempio)”. Nel percorso verso la vita di coppia, i giovani incontrano anche difficoltà di tipo “culturali” come “la debolezza del progetto” nel senso che “ben pochi se la sentono di scommettere oggi per tutta la vita”; il ripiegamento sul presente che “vede nell’istante l’orizzonte unico di ogni gesto”; la paura dell’incertezza che “suggerisce una serie di costanti rinvii, in attesa del posto di lavoro definitivo’, dell’appartamento giusto, della casa arredata di tutto punto, e naturalmente della persona giusta'”. Ecco perché, a parere dello studioso “nel matrimonio cristiano la prima terra di missione è la persona” e “la prima opera è la chiesa domestica” al cui centro “non c’è solo un progetto umano” ma “un Invitato importante che va riconosciuto ed accolto”.