Toscana

NUOVO PIANO SANITARIO REGIONALE, 12 PROGETTI SPECIALI E CONTINUITA’ CON IL PASSATO

Continuità con il piano precedente ma anche contenuti fortemente innovativi affidati a 12 progetti speciali di interesse regionale dedicati ad altrettanti grandi campi di intervento: Le azioni per la prevenzione e la cura dei tumori; Gli interventi di sorveglianza attiva a favore della popolazione anziana; Il controllo del dolore come diritto del cittadino; L’odontoiatria: un percorso sostenibile; Nascere in Toscana; Il percorso organizzativo “Artroprotesi dell’anca-Ortopedia chirurgica” come modello di programmazione e di governo clinico; La strategia di miglioramento del sistema di emergenza urgenza intra ed extra ospedaliero; Le unità di cure primarie, un nuovo modello organizzativo; Visite specialistiche: un obiettivo di qualità; Alimentazione e salute; La salute nei luoghi di lavoro: i rischi emergenti; La sicurezza alimentare.

“Le persone e gli obiettivi di salute che le riguardano – spiega l’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi – costituiscono il centro intorno a cui ruota l’intero servizio sanitario regionale e la stella polare che orienta le nostre scelte e l’intera organizzazione del sistema. Con il Piano sanitario 2002-2004 avevamo disegnato una sanità aperta a tutti e ispirata ai valori di universalità e equità, partecipazione e sostenibilità. Avevamo compiuto alcune scelte strategiche che costituivano un vero e proprio patto per la salute, scelte che riguardavano l’appropriatezza delle prestazioni, il governo clinico, i tempi di attesa, i percorsi assistenziali, all’interno di un sistema complesso organizzato per Aree vaste e, tramite le Società della salute, fortemente integrato. I risultati ottenuti in questi tre anni sono sotto gli occhi di tutti e riconosciuti a livello internazionale: il modello toscano di sanità ha migliorato le sue prestazioni, si è riorganizzato eliminando sprechi e sovrapposizioni, senza pesare sulle tasche dei cittadini nonostante il pesante giro di vite finanziario del governo”.

Sono queste, secondo l’assessore, lo motivazioni che hanno spinto il nuovo Piano sanitario regionale 2005-2007 su un binario di continuità rispetto al precedente. Si tratta naturalmente di un aggiornamento che tiene conto delle modificazioni che nel frattempo sono intervenute, quelle legislative a livello nazionale e regionale ma anche quelle avviate con l’entrata in scena, proprio con il Piano sanitario 2002-2004, di nuove realtà come le Società della salute, le Aree vaste e i relativi Consorzi, che continuano a costituire, anche nel nuovo piano, punti di riferimento essenziali.

La parte più fortemente innovativa è rappresentata dai 12 nuovi progetti speciali di interesse regionale, che corrispondono a specifici obiettivi di salute. A questo progetti il Fondo sanitario regionale assegna un finanziamento di 30 milioni di euro l’anno nei tre anni, per un totale di 90 milioni di euro. Il Fondo sanitario assegna il 52% delle risorse disponibili all’assistenza territoriale, il 43% all’assistenza in regime di ricovero ospedaliero e il 5% alla prevenzione. Inoltre incrementa in maniera significativa il sostegno all’attività di ricerca e per l’innovazione (24 milioni di euro nei tre anni), e assegna rispettivamente 125,5 milioni di euro ai Centri di riferimento regionali e alle attività delle aziende ospedaliere non sufficientemente remunerate, 77,5 milioni alle Aziende ospedaliere per l’innovazione, 200,4 milioni alle attività con funzione di didattica e ricerca, 25,5 milioni ai programmi per le zone insulari e montane, 15,6 milioni al Fondo servizi territoriali, 7,65 al Fondo per la sperimentazione delle Società della salute, 1,8 milioni all’integrazione delle medicine non convenzionali, 48 milioni al Fondo per l’Area metropolitana fiorentina, 21,0 milioni per il Fondo a sostegno trapianti e prelievo organi e tessuti, 35,4 milioni per finanziamenti finalizzati allo sviluppo dei servizi di prevenzione. Il capitolo degli investimenti (per strutture e strumentazioni) raggiunge un impegno di 50 milioni di euro nel 2005. Infine il piano prevede che nel prossimo triennio la crescita annuale della spesa non sia superiore al 3%. (cs-sc)