Vita Chiesa
NUOVO ARCIVESCOVO DI CANTERBURY: MI PREPARO A GUIDARE LA CHIESA D’INGHILTERRA PREGANDO TRA I CATTOLICI DI BOSE
Il 27 febbraio prossimo si terrà la solenne cerimonia d’intronizzazione del nuovo arcivescovo di Canterbury Rowan Williams, già arcivescovo del Galles e vescovo di Monmouth, che succede a George Carey come centoquattresimo primate della Chiesa d’Inghilterra. Nato a Swansea nel 1950, Rowan Williams appartiene ad una famiglia gallese orgogliosa delle proprie radici. Ha studiato al Christ’s College di Cambridge, dove si è licenziato in teologia. Dopo il dottorato di ricerca ad Oxford (con una tesi sulla cristianità in Russia), si è diviso tra insegnamento e ministero parrocchiale. Nel 1981 ha sposato Jane Paul, dalla quale ha avuto due bambini.
Vescovo dal 1992, Rowan Williams ha insegnato teologia anche in India e in Sudafrica, periodi durante i quali ha avuto modo di conoscere da vicino la realtà del Sud del mondo. Autore di numerosi saggi di teologia e spiritualità, è noto anche per la sua vena poetica. Alcuni tra i suoi libri di meditazioni e preghiere sono infatti tra i best-seller della letteratura religiosa anglosassone.
Fin qui la biografia ufficiale. Quello che non tutti conoscono del nuovo arcivescovo di Canterbury è la vicinanza e la frequentazione con Enzo Bianchi e i monaci della Comunità di Bose, che sorge sulle colline tra Ivrea e Biella. Una consuetudine e un’amicizia che si alimenta della comune passione ecumenica e dell’impegno per il dialogo tra le fedi. Tanto che, nella prima settimana di gennaio, in vista del nuovo delicatissimo impegno pastorale, Rowan William ha trascorso in gran segreto una settimana di esercizi spirituali nel monastero più ecumenico d’Italia. Il retroscena è svelato dallo stesso priore di Bose nella rubrica Compagni di viaggio’ che firma ogni mese sulla rivista Mondo e Missione. Nella puntata di febbraio, Bianchi, dopo aver brevemente illustrato lo stato delle relazioni tra Chiesa cattolica e Chiesa anglicana, tratteggia un profilo del nuovo inquilino di Lamberth Palace “un anglo-cattolico dotato di forte personalità carismatica e di straordinaria qualità teologica; ( ) Si tratta di un uomo ecumenico’, per anni impegnato nel dialogo ufficiale tra anglicani e ortodossi, ma è anche un cristiano segnato dal radicalismo evangelico su temi cruciali quali la povertà e la pace: proprio in occasione del Natale ha levato con forza la sua voce contro la guerra in Iraq, opponendosi al Primo ministro Tony Blair e manifestando una profonda sintonia con gli appelli alla pace pronunciati a più riprese da Giovanni Paolo II. Uomo capace di grande misericordia e di attenzione alle persone nella sua pastorale ecclesiale, è stato accusato di essere un innovatore nel campo dell’etica sessuale: in realtà, resta un teologo fedele alla morale neotestamentaria, capace tuttavia di esercitare la sua intelligenza senza cedere agli integralismi di una verità che magari splende ma umilia e abbaglia i più deboli. Autore di opere spirituali e teologiche di grande qualità e spessore, è atteso da un ministero certamente non facile, ma saprà senza dubbio mostrarsi capace di dialogo con le altre Chiese, a cominciare da quella cattolica”.