Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Nuovi tagli alla Fcu: i pendolari s’infuriano.

Sempre più dura la vita per i pendolari biturgensi della Fcu. A seguito della riorganizzazione del trasporto urbano ed extraurbano perugino, sono state soppresse alcune corse della tratta Sansepolcro – Sant’Anna. Ad eccezione degli studenti universitari, gli utenti che ogni giorno viaggiano su rotaia per motivi di lavoro sono in totale una trentina e in larga parte si tratta di dipendenti del pubblico impiego, vedi scuole, questura, Asl e altri uffici. Tutte persone che al mattino si alzano presto per salire sul treno delle 6.21 (che poi non c’è il sabato e quindi debbono di conseguenza prendere il primo in assoluto della giornata, alle 5.56) per fare rientro a pomeriggio inoltrato. Relativamente a quest’ultimo aspetto, la situazione diverrà ancor più problematica dal 1 agosto, con la cancellazione della corsa che da Perugia parte alle 13.33, non dimenticando che è già stata eliminata quella delle 13.50. A questo punto restano due alternative: o usufruire del convoglio delle 12.51, oppure di quello delle 14.08. Come dire: l’uno c’è troppo presto e l’altro semmai troppo tardi. Non mancano le proteste dei pendolari che in questi giorni hanno scritto una lettera agli assessori alla viabilità della regione Umbria e del comune di Perugia e all’amministratore della stessa azienda: «Comprendiamo benissimo il fatto che l’eccessiva concentrazione dei treni in una fascia oraria ristretta possa creare doppioni anche inutili e magari, il cui risultato sostanziale sia quello di percorrere la linea con le carrozze vuote o quasi – afferma una delle firmatarie della missiva – ma in questa maniera a pagare le conseguenze siamo noi, che per questione di minuti finiamo con il perdere diverse ore».Samuele Foni