Toscana
Nuove risorse dall’Europa per rilanciare l’economia
di Ennio Cicali
Arrivano dall’Europa i fondi per sostenere le piccole e medie imprese e incentivare l’innovazione. In campo ci sono complessivamente oltre 1 miliardo di euro di contributi pubblici (1.126 per la precisione) per il periodo 2007-2013 che puntano, complessivamente, a rendere più competitiva la Toscana attraverso il sostegno agli investimenti delle imprese e alle opere infrastrutturali di Comuni e altri enti pubblici. Insieme alle risorse messe a disposizione dal Fondo sociale europeo, 665 milioni di euro per lo stesso periodo, sono questi i principali strumenti cui la Toscana si affida per superare la crisi e riavviare lo sviluppo. È proprio sull’obiettivo di conciliare la tenuta sociale minacciata dall’attuale fase recessiva e dagli effetti depressivi della manovra finanziaria del governo con politiche in grado di rafforzare e rendere più competitivo il sistema, che convergono le iniziative della Regione di qui ai prossimi anni.
Grazie alla rimodulazione dei vari fondi europei si conta di disporre di complessivamente di oltre 110 milioni di euro che serviranno, in particolare, a sostenere l’accesso al credito delle piccole e medie imprese attraverso interventi di ingegneria finanziaria, a incentivare la creazione di reti di piccole imprese e filiere di grandi e piccole imprese, a rifinanziare interventi per innovazione, ricerca e trasferimento tecnologico, le misure anticrisi, le iniziative per il capitale umano e interventi per i giovani. Si tratta di qualcosa di più di una boccata di ossigeno per l’economia toscana: si calcola infatti che l’effetto moltiplicatore di questi finanziamenti attivi un volume di investimenti pari, in media, a due volte e mezzo l’importo iniziale.
«La crisi non è finita spiega l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini la disoccupazione è a livelli storici e il sistema manifatturiero, l’ossatura della nostra industria, mostra ancora segni di grave sofferenza. In questo contesto stiamo lavorando su due fronti: l’emergenza, gli ammortizzatori sociali, gli incentivi all’occupazione, da una parte e gli interventi che agiscono sugli elementi di debolezza strutturali, preesistenti alla crisi, del nostro sistema produttivo».
In altre parole ciò significa destinare risorse per l’innovazione, la ricerca, il trasferimento tecnologico, favorire l’accesso al credito e la capitalizzazione delle aziende più piccole, investire sul capitale umano per qualificare il lavoro e l’impresa, attrarre investimenti e incentivare la costruzione di reti di piccole e medie imprese. La Regione affronta il 2011 con una marcia in più. La ricetta l’assessore Simoncini insiste su questo si chiama integrazione. «Se l’impegno per la tenuta quello per lo sviluppo viaggiano di pari passo, così lavoriamo in maniera integrata con i due fondi europei (Fse e Fesr). Unendo le risorse dei due fondi, in tutto circa 2 miliardi di euro, abbiamo ancora a disposizione, di qui al 2013, una buona riserva da usare per riannodare il fili delle politiche per il lavoro e la formazione e quelli per il sostegno dello sviluppo e dell’innovazione del sistema produttivo». Ma non basta. «Non ci limiteremo precisa l’assessore a fare bandi e avvisi integrati fra Fse e Fesr. Vogliamo andare oltre, con una riprogrammazione dei fondi, per adeguarli alla n uova fase, concentrando le risorse dove sono più utili».
Le condizioni socio-economiche che hanno determinato le scelte dei programmi operativi toscani del Fesr e del Fse sono oggi molto cambiate. È per questo che la Regione ne ha avviato una rimodulazione. «Stiamo lavorando ha spiegato l’assessore per riorganizzare in maniera più efficiente ed efficace le risorse per concentrarle sugli interventi più direttamente rispondenti ai problemi posti dall’attuale fase economica, sia per quanto riguarda le risposte all’emergenza che per il sostegno allo sviluppo».
Fra i progetti per le imprese finanziati, ci sono quelli per la costituzione di imprese creative con lo strumento del capitale di rischio (798), la creazione di reti di impresa (22), per l’innovazione (88), per ricerca e sviluppo (231), processi innovativi (17), per la collaborazione fra imprese e centri di ricerca (31). Gli occupati creati grazie ai progetti imprenditoriali realizzati sono stati 494.
Fra i progetti relativi a infrastrutture e ambiente, ci sono la prima linea della tramvia fiorentina, finanziata con 54 milioni, l’adeguamento sismico di alcuni edifici, la banda larga nelle zone montane, interventi per il turismo sostenibile. Fra le iniziative finanziate anche 11 Piuss (Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile) presentati dai Comuni che prevedono grandi interventi per la riqualificazione di pezzi di città e di aree urbane. I primi cantieri apriranno a gennaio-febbraio.