Cultura & Società
«Nuove reti, rinnovate professioni»: a Quercianella la quinta edizione dell’incontro dell’ Ucsi Toscana
L’iniziativa è stata pensata nel 2012 da un gruppo di giovani giornalisti e comunicatori che aderiscono all’associazione ed è dedicata soprattutto a loro, ai giovani, che vivono da protagonisti il profondo cambiamento in atto (e le difficoltà – anche lavorative – che esso comporta). Ogni anno è stato scelto un tema diverso: stavolta è quello delle notizie false, e il titolo è «Raccontare il reale in un mondo di fake».
Dopo i saluti (di Sara Bessi – presidente regionale dell’Ucsi – e di Nicola Marini – presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti) sarà Antonello Riccelli, che dell’Ucsi è il vice presidente nazionale, a ripercorrere la storia di queste cinque edizioni.
La prima relazione sarà di Leonardo Bianchi, docente di Diritto costituzionale all’Università di Firenze (sul tema «Giornalismo e regole deontologiche: lo stato delle cose, le misure in cantiere»); un quadro di riferimento lo darà anche un altro docente universitario, Adriano Fabris (che insegna Etica della comunicazione a Pisa).
Nella prima giornata, dopo il dibattito coordinato da Mauro Banchini con alcuni giornalisti del web, interverrà Maurizio Di Schino, inviato di «Tv 2000» per raccogliere e raccontare «storie vere» dalle periferie del mondo.
Sabato mattina sarà la volta di Luca Collodi (di «Radio Vaticana», sul tema «Esiste ancora la radio ufficiale?»), di Alessandro Andreini («Le “fake news” nel Vangelo e l’opera giornalistica dei quattro evangelisti) e del giornalista, scrittore e docente universitario Bruno Mastroianni, su «L’evoluzione presente e futura del fenomeno delle “fake news”».
Nel pomeriggio gli ultimi due interventi, di Francesco Marinari (de «La Nazione» sull’integrazione tra stampa e web) e di Luigi Cobisi (consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti su «L’Ordine alla prova decisiva: regole da rispettare, fonti da verificare».
L’iniziativa, a partecipazione libera e gratuita, è stata riconosciuta dall’Ordine nazionale come evento formativo deontologico e assegna ai partecipanti 14 crediti per la formazione continua.