Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Nuove frontiere per la chirurgia della Fratta.

«Risultati estremamente soddisfacenti». Così il dottor Andrea Bufalari, primario del reparto di chirurgia dell’ospedale della Valdichiana, traccia un bilancio per il 2008 delle attività dell’ospedale Santa Margherita. «Nel reparto di chirurgia – spiega il primario – abbiamo raggiunto traguardi ragguardevoli, con prestazioni complessivamente aumentate, attestandosi ad oltre 1200 interventi con elevati livelli di gradimento, minima lista di attesa, con importanti e significative novità. La attività chirurgica fornita ai residenti dei cinque comuni della Valdichiana si è infatti mantenuta stabile – prosegue Bufalari – in linea con quella dei precedenti anni, sia per quanto riguarda gli interventi chirurgici in urgenza sia per quelli in elezione. In questo contesto va sottolineato che si sono potuti realizzare interventi chirurgici anche di chirurgia maggiore, più impegnativa, grazie alla dotazione tecnologica dell’ospedale, con l’utilizzo sempre più frequente di tecniche chirurgiche mini-invasive (laparoscopia) anche per interventi di asportazione intestinale, eseguiti con piccoli buchi piuttosto che con grandi e lunghi tagli della parete addominale, a tutto vantaggio del paziente. La nostra attività – dichiara Bufalari – è costantemente sottoposta al giudizio dei pazienti e di tutti coloro che a vario titolo usufruiscono dei servizi ospedalieri. A tal proposito quotidianamente vengono realizzati specifici rilevamenti con questionari e anche indagini telefoniche. Da queste si evince che vi è un alto tasso di gradimento da parte di tutti. Per quanto riguarda le novità per l’anno appena iniziato, alcune sono particolarmente significative e riguardano l’equipe chirurgica dell’ospedale che è stata autorizzata dalla direzione generale della Asl 8 ad eseguire interventi chirurgici anche presso l’ospedale San Donato di Arezzo per quei pazienti della Valdichiana, in genere pochi casi, che, a causa della complessità dell’intervento o delle cattive condizioni generali, possono necessitare di assistenza postoperatoria di tipo particolare (rianimazione o cardilogia interventistica). Questo rappresenta un ulteriore vantaggio per il paziente della Valdichiana che può rivolgersi in tutta sicurezza e tranquillità alle strutture dell’ospedale Santa Margherita che a sua volta potrà fornire un complesso di soluzioni in loco o più raramente presso la struttura di Arezzo, con il principale scopo di garantire sicurezza ed elevate prestazioni senza che si ricerchino ipotetici vantaggi con viaggi in altre strutture per di più senza una figura medica di riferimento. Già cinque pazienti – conclude il dottor Bufalari – sono stati così visitati e valutati presso la chirurgia della Valdichiana sottoposti ad intervento chirurgico presso l’ospedale di Arezzo da parte degli stessi chirurghi e quindi, una volta dimessi sono stati di nuovo presi in carico e tenuti sotto controllo presso l’ospedale della Valdichiana».