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Nuova legge elettorale, firme in difesa della preferenza
Due dei più importanti partiti di maggioranza e opposizione (Democratici di sinistra ed Alleanza nazionale), nell’ambito del più complessivo progetto di nuovo statuto regionale, vogliono una nuova legge elettorale regionale che prevede l’abolizione dell’unico voto di preferenza finora rimasto, oltre ad un listino del candidato presidente composto di 10 persone che entrerebbero in consiglio regionale senza essere prima passati al vaglio elettorale. I cittadini toscani perciò potrebbero trovarsi, il prossimo anno, a votare senza poter più esercitare il diritto di scegliersi il proprio candidato. Pur riconoscendo a Ds e An di essersi orientati in senso democratico, ci pare che qualche brutta abitudine del passato tenda a riemergere. Se un tale progetto dovesse diventare legge, avanzerebbe una nuova menomazione delle libertà democratiche sancite dalla Costituzione, libertà che questo progetto contraddice nello spirito e nella lettera. L’Italia e la Toscana stanno soffrendo per molti motivi, fra i quali una serie di sistemi elettorali che mortificano la partecipazione popolare: in Italia esistono ben cinque sistemi elettorali diversi!
Anziché riflettere e assimilarli nel senso di una maggiore unitarietà e rappresentatività, qualche volta i politici sembrano più interessati ad alchimie protese a rafforzare il potere delle segreterie di partito e degli eletti ai vertici delle istituzioni, anche locali, non più soggetti a poteri di controllo della legittimità amministrativa dei loro atti e non sempre sordi all’ascolto di logiche e interessi «altri».
La partecipazione dei cittadini, già altissima col sistema proporzionale, è oggi in rapida e drammatica caduta. Sembra quasi che si lavori per ridurla ai minimi termini. Ma questa è una democrazia apparente che nasconde, poco e male, una forma di nuovo autoritarismo. È il momento di rompere la congiura del silenzio e muoversi verso l’unitarietà dei sistemi, elettorali a favore dell’allineamento di tutte le consultazioni al sistema elettorale europeo che è il punto di riferimento del nostro futuro».
La raccolta delle firme è tuttora in corso: questo è un primissimo e qualificato gruppo. Vogliamo infatti far pervenire il documento con le adesioni raccolte inoltrandolo a tutti i capigruppo in consiglio regionale in vista della discussione sulla legge elettorale regionale che, probabilmente, si terrà entro il mese di luglio o, al massimo, entro l’estate.