Massa Carrara - Pontremoli

Novità sui cantieri navali di Marina di Carrara

di PRIMIERO SCORTINIResponsabile pastorale lavoro

La riconversione non ci sarà. Il Governo è stato molto chiaro sul futuro dei «Nuovi Cantieri Apuania» e centinaia di famiglie hanno tirato un sospiro di sollievo. Sono state accolte le richieste del territorio, espresse a piena voce, anche con la manifestazione di venerdì 30 gennaio, dalle Istituzioni, dai Sindacati e dalla Chiesa locale. Se i sindacati, le istituzioni e i vertici politici provinciali hanno lavorato sul tavolo delle trattative per evitare che il Cantiere venisse riconvertito alla nautica da diporto con la conseguente perdita di circa mille posti di lavoro, la Chiesa locale si è mobilitata scendendo in campo a fianco dei lavoratori e offrendo loro solidarietà (portata dal Vescovo diocesano, monsignor Eugenio Binini, ai lavoratori nel Cantiere un mese e mezzo fa) e preghiera (un impegno preso e mantenuto anche dalle suore di clausura di Aulla).

La svolta è arrivata lunedì 2 febbraio a Palazzo Chigi quando il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ha assicurato che per la Nca ci sarà un futuro nel settore navalmeccanico. Nel documento uscito dal tavolo romano c’è scritto che «il Governo si attiverà per favorire la continuità produttiva, anche un processo di razionalizzazione della presenza pubblica nel settore, mediante la promozione di forme di collaborazione di carattere gestionale, commerciale e societario con il coinvolgimento delle imprese, a capitale pubblico, operanti nel settore medesimo. I rappresentanti delle autorità locali si attiveranno per favorire il coinvolgimento in termini di partecipazioni societarie, di istituzioni finanziarie operanti nella regione. «Sviluppo Italia», in coerenza con quanto emerso nel corso della riunione, opererà per realizzare i processi di collaborazione ed integrazione societaria delineati». In sostanza è prevista la strada della ricapitalizzazione di Nca con un fondo di partecipazione al capitale coordinato dalla Regione Toscana.

E si ipotizza un subentro in una quota di minoranza probabilmente di «Fincantieri». La nuova strada va costruita. Sindacati e Istituzioni sono soddisfatti, Massimo Caputi, amministratore delegato di Sviluppo Italia, che gestisce «Nca», sta camminando lungo questa via e l’assessore regionale alle attività produttive Ambrogio Brenna avrebbe già avviato i percorsi per definire la ricapitalizzazione. E sono in corso trattative con un armatore greco per due nuove commesse. In parole povere si dovrebbe e si potrebbe andare avanti a costruire grandi navi. Lungo questa strada dovrebbe essere spazzato via l’incubo della cassa integrazione, che pende sulla testa dei lavoratori come una spada di Damocle, e dovrebbero scomparire gli spettri di un futuro incerto per le ditte satelliti. Ma il cammino è ancora lungo.

E per il momento non si sono visti grossi spiragli per altre aziende del comprensorio apuano come Nasa e Tirrena Macchine. Ma sappiano i lavoratori di queste aziende e di altre in crisi che non sono soli lungo la strada che stanno percorrendo per assicurare un futuro sereno alle loro famiglie.