Saranno firmati il 10 aprile a Juba gli accordi per la pace in Nord Uganda, una guerra dimenticata per tanti anni, ma divenuta simbolo del dramma dei bambini soldato. Lo anticipa al Sir Mario Giro, responsabile della Comunità di Sant’Egidio per i rapporti internazionali: Questo accordo spiega – pone fine ad oltre due anni di trattative, in una guerra terribile che ha prodotto due milioni di profughi su tre milioni di abitanti dell’area. In quasi venti anni la guerriglia Lra aveva dimostrato la sua crudeltà, con la gestione di Koni, del suo Esercito del Signore, di tipo mistico farneticante. Già con l’inizio della fase decisiva delle trattative nell’aprile 2006, spiega Giro, è cessato il fenomeno della fuga dei bambini dalle città per non essere arruolati, rassicurati da una fase di stallo e non più di incremento del conflitto. La firma degli accordi, annuncia Giro, vedrà la presenza di alcuni capi di Stato africani. Dopo il negoziato dice il rappresentante della Sant’Egidio – occorre riportare ad una vita normale, attraverso la riconciliazione. Ora un grande ruolo spetta alle istituzioni, ai leader religiosi, alla società. Koni – precisa Giro – deve andare a Gulu a firmare e poi essere giudicato dal tribunale ugandese. Il Governo ugandese si impegna a far sospendere il mandato di cattura internazionale in favore della stipula degli accordi.Sir