Vita Chiesa

Non c’è più religione… o ce ne sono troppe?

DI DON FRANCESCO SENSINIPer tutto quello che si vede succedere i commenti quotidiani della gente sono innumerevoli. Spesso esprimono disagio: «Non ci capisco più niente»; «non so più che pesci prendere!». A volte prevale il senso della giustizia: «io saprei come fare!» «Lo so io che ci vorrebbe!» e non mancano diagnosi sulla storia: «oggi facciamo passi da giganti!» affermano alcuni, altri ribattono «sono solo passi falsi» se non addirittura «passi indietro», c’è anche chi vede solo «salti mortali».

Il commento comunque che ha attirato la mia attenzione è stato quello di un vecchietto che passando davanti ad una banca ha sentenziato: «Non c’è più religione!». Lo avrei meglio collegato ad una chiesa.

Ma che cosa voleva dire? Ho sorriso dentro di me, ed ho subito sentenziato che la banca non c’entrava affatto. Probabilmente il nostro vecchietto pensava al fatto che oggi ci sono nazioni che fanno la guerra per il petrolio e altre nazioni che non la fanno per lo stesso motivo, che oggi il furto, a secondo di chi lo commette, può essere un reato o un atto di giustizia, che se uno esprime la propria idea religiosa è un razzista e se uno esprime la propria idea laica è una persona aperta. Ecco, pensavo che tutte queste cose portano a dire che non c’è più religione.

In realtà la religione è il punto di riferimento per conoscere la verità, per distinguere il bene dal male, per porre dei limiti come garanzia di libertà. Il vecchietto con la sua affermazione «non c’è più religione» voleva dunque dire: non c’è più una sola verità, non si sa più quale è il bene e quale il male, c’è troppa libertà…

E quasi per confermarmi nella mia «verità» (come prete penso sempre di conoscere meglio di tutti la realtà e per questo di avere sempre ragione) mi avvicino e glielo chiedo: Scusi, non ho potuto fare a meno di sentire la sua espressione quando è passato davanti alla banca: che cosa voleva dire? A che cosa si riferiva? «Mi hanno appena detto che proprio questa Banca qui ha dato un sacco di soldi per costruire una moschea, ma non so dove…»

Lo ringrazio e lo saluto. Purtroppo non avevo ragione. Devo accettare la lezione: prima di pensare per gli altri, è bene avere almeno il buon senso di ascoltarli.

Mi riprendo e d’istinto penso allora ai cattolici che hanno soldi in quella banca. Dovrebbero forse ritirarli tutti? Quanti cattolici in nome di una visione politica non hanno più dato l’otto per mille alla chiesa? Ripenso alla espressione del vecchietto «non c’è più religione!» e mi piace pensare che sarebbe stato più simpatico sentir dire: «Ci sono troppe religioni!».