Vita Chiesa

NOMADELFIA, LE SERATE ESTIVE: TOUR PER L’ITALIA FINO AL 17 SETTEMBRE

Di norma sono molto numerosi i “visitatori” (circa 10 mila) che durante l’anno si recano a NOMADELFIA (nei pressi di Grosseto) per conoscere questa singolare parrocchia-comunità. I “nomadelfi” durante l’estate portano una proposta di animazione evangelica in giro per l’Italia: si tratta delle loro “Serate” sulle piazze – come dicono – “per incontrare il popolo”. Il programma di quest’anno, che ha preso il via da alcuni giorni, prevede, fino al 17 settembre, una serie di “serate” in località quali Pescara, Montesilvano, Teramo, Ascoli Piceno, Giulianova, Chieti, Senigallia, Loreto, Civitanova Marche, Numana, Fermo, Jesi, Bibbione, Azzano Decimo e la serata conclusiva dell’estate, domenica 17 settembre, a Casorate. La tournée estiva non è l’unica attività di questo genere svolta dagli abitanti di Nomadelfia, che anzi durante l’anno tengono numerosi incontri presso scuole, parrocchie e associazioni. È una forma di testimonianza, avviata nel 1965 dal fondatore, don Zeno, che viene definita “Apostolato di popolo”.

Serate fuori programma vengono richieste nelle carceri, nelle case di riposo, negli ospedali psichiatrici. Per realizzarle, parte circa metà popolazione: i bambini e i giovani partono tutti, gli adulti sono a disposizione. Anche il modo di proporsi è singolare: i “nomadelfi” fissano il loro alloggio in una località, presso qualche scuola o istituto loro concesso, e presentano le “Serate” nei dintorni. Poi si spostano in un’altra zona. Qualche volta sono invitati nelle famiglie, altre volte è la gente che va a conoscerli dove alloggiano. Questo stile è in linea con le scelte di vita delle famiglie che abitano Nomadelfia, una cinquantina stabili, per un totale di circa 350 persone. Sobrietà, messa in comune dei beni e del lavoro, accoglienza di “figli” soli, poveri, abbandonati: sono le caratteristiche della vita di questa comunità che si ispira alla vita dei “primi cristiani” che mettevano in comune tutti i loro beni. A Nomadelfia non esiste proprietà privata, non circola denaro. Si lavora solo all’interno e non si è pagati. Le famiglie sono disponibili ad accogliere figli in affido. Le scuole sono interne e l’obbligo scolastico è stato portato a 18 anni.

I “Nomadelfi” si definiscono “un popolo di volontari cattolici che vuole costruire una nuova civiltà fondata sul Vangelo”. Dalla fondazione con don Zeno e le prime “mamme di vocazione” pienamente dedite all’educazione dei ragazzi accolti in comunità, sono passati da Nomadelfia più di 5mila ragazzi soli, che vi hanno trovato amore e accoglienza. Info: www.nomadelfia.it .