Il Nobel per la pace assegnato oggi all’attivista per i diritti umani Liu Xiaobo accende i riflettori sulle violazioni dei diritti umani in Cina. Lo afferma oggi Amnesty international, che ha subito chiesto alle autorità cinesi di rilasciare tutti i prigionieri di coscienza. Liu Xiaobo, 54 anni, intellettuale e scrittore, sta scontando una condanna a 11 anni di carcere per incitamento alla sovversione dei poteri dello stato. Il suo reato è stato quello di aver invocato riforme politiche, democrazia e rispetto dei diritti umani. Il premio Nobel per la pace è un riconoscimento importante. Tuttavia potrà fare davvero la differenza se stimolerà una maggiore pressione internazionale per ottenere il rilascio di Liu Xiaobo e degli altri attivisti in carcere solo per aver esercitato il loro diritto alla libertà d’espressione, ha dichiarato Catherine Baber, vicedirettrice del Programma Asia Pacifico di Amnesty International. Liu Xiaobo è stato tra i promotori di Carta 08, un manifesto in favore di riforme politiche e legali e di un sistema democratico e rispettoso dei diritti umani, sottoscritto originariamente da 300 personalità e in seguito da oltre 12.000 cittadini cinesi. Arrestato l’8 dicembre 2008, il giorno prima della diffusione on line di Carta 08, Liu Xiaobo è stato condannato il 25 dicembre 2009 al termine di un processo durato due ore.Sir