Il premio Nobel per la pace assegnato oggi al presidente Usa Barack Obama mostra l’intenzione del Comitato per il Nobel di legittimare la sua azione di pace e le sue aperture in Medio Oriente, Iran, Iraq e Afghanistan, in una dinamica di multilateralismo che non ha alternative. In questo momento storico nulla è più importante di questo. E’ il parere al Sir di Riccardo Moro, esperto in politica internazionale. Il presidente Usa è stato insignito del Nobel per la pace “per i suoi sforzi straordinari nel rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli”, si legge nella motivazione. Personalmente trovo che il premio sia un po’ prematuro afferma Moro ma è sicuro che Obama ha impresso un nuovo stile e un nuovo ritmo nella gestione dei processi di pace. Già prima della sua elezione ha viaggiato per tutto il mondo per dimostrare il suo interesse per la politica internazionale. Poi ha ridato centralità al multilateralismo e all’Onu, ha creato tavoli paralleli come il G20, ha aperto all’islam e al mondo arabo da un punto di vista culturale, ha avuto attenzione alle condizioni degli ultimi’ quando si è parlato di crisi finanziaria. Sono tutte aperture preziose e segnali molto chiari. Ciò su cui invece non ha ancora fatto molto, secondo Moro, la generale situazione di ingiustizia e disparità sociali a livello mondiale.Sir