La cantante Noa, artista israeliana di fama internazionale, si esibirà venerdì 23 novembre alle ore 21 all’interno della basilica di San Francesco su invito dell’associazione Rondine Cittadella della Pace. L’ingresso alla Basilica è gratuito, ma si accede solo mediante invito che sarà distribuito dal 17 al 21 novembre presso la sede dell’associazione in via Mazzini e presso l’Informagiovani del Comune di Arezzo. Ogni persona avrà diritto a due biglietti al massimo.Con questo appuntamento Rondine festeggia dieci anni di attività e di impegno per la pace e sancisce l’inizio del percorso che porterà alla costituzione della «Fondazione di Comunità per Rondine», sollecitata lo scorso luglio dal Vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e dalle forze economiche, politiche e religiose locali. La nuova fondazione sarà uno strumento capace di mobilitare le risorse del territorio, valorizzandole al fine di realizzare atti concreti in favore del dialogo e tra culture diverse.Noa ha accettato con entusiasmo il sostegno alla Fondazione di Comunità condividendone temi e impegno. Noa è infatti la prima firmataria del «Comitato d’onore» della Fondazione, l’organo a cui aderiranno personalità importanti del mondo culturale, religioso e diplomatico a livello nazionale internazionale.Artista profondamente impegnata nell’utilizzo della musica come strumento di riavvicinamento fra popoli in conflitto, con particolare riguardo alla questione mediorientale, Noa (nome d’arte di Achinoam Nini che in ebraico significa ‘sorella della pace’) è stata scelta da Rondine per sottolineare il messaggio di riconciliazione, condivisione e fratellanza che l’Associazione promuove attraverso molteplici attività, in primis lo studentato internazionale composto da giovani provenienti da paesi in conflitto e in difficoltà, dal Medio Oriente ai Balcani, dall’ex Urss all’Africa che nel piccolo borgo alle porte di Arezzo sperimentano una vita di convivenza, formazione e studio. Dopo aver completato il ciclo di studi (corso di laurea o master), gli studenti rientrano nel paese di origine per testimoniare, nei luoghi dell’impegno professionale e civile, la concreta possibilità del dialogo e della pacifica convivenza. Non casualmente, Noa arriva a Rondine nell’«anno della donna» in cui lo studentato, finora solo maschile, si è aperto per la prima volta alle prime ragazze.