Jos (Agenzia Fides) – Nuove violenze nello stato di Plateau, nelle Nigeria centro-settentrionale, dove nelle ultime due settimane 70 persone sono state uccise in scontri inter-comunitari. L’ultimo attacco risale allo scorso weekend, quando un gruppo armato (si suppone formato da pastori Fulani) ha attaccato un nucleo familiare allargato in un villaggio del distretto di Vwang. Nella notte tra l’11 e il 12 settembre almeno due bombe sono esplose a Jos, la capitale dello Stato di Plateau. Al momento non si segnalano vittime.Di fronte all’ondata di violenze il Governatore dello Stato del Niger e Presidente del Forum dei Governatori della Nigeria settentrionale, Mu’azu Babangida Aliyu, ha convocato una riunione d’emergenza dell’organizzazione che si terrà il 21 settembre. Nell’annunciare la riunione, Mu’azu Babangida Aliyu ha affermato che i Governatori sono intenzionati a porre fine all’ondata di violenze nello stato di Plateau. Nell’incontro si discuteranno i provvedimenti per superare le diffidenze e i contrasti che persistono tra i diversi gruppi etnici e religiosi del Plateau, le problematiche relative alla richieste di rappresentanza politica e di distribuzione delle terre e la strumentalizzazione della religione da parte di coloro che incitano alle violenze.Su quest’ultimo punto il Governatore ha sottolineato che “il problema di Jos è lungi dall’essere religioso. È socio-economico. Quindi, noi, Governatori del Nord della Nigeria, non permetteremo a individui o a gruppi di continuare a sfruttare la religione per ottenere vantaggi politici ed economici”.Tra le proposte che i Governatori presenteranno, figurano: la costituzione di una Commissione “verità e riconciliazione” per accertare i fatti e le responsabilità delle violenze degli ultimi anni; la creazione di nuovi distretti territoriali a nord di Jos; lo stabilimento di riserve di pascolo nelle aree più delicate per impedire i frequenti scontri tra agricoltori (molti dei quali cristiani) e pastori Fulani (musulmani.
