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NIGERIA, PER ARCIVESCOVO DI ABUJA NON E’ SCONTRO TRA CRISTIANI E MUSULMANI. TRASFERITO IL CONCORSO

“E’ chiaro che non si tratta di uno scontro tra cristiani e musulmani: è in atto qualcosa di poco comprensibile su cui occorre fare chiarezza al più presto. La causa di queste violenze non ha niente a che vedere con le differenze tra la comunità cristiana e quella islamica”. E’ questo il commento rilasciato alla MISNA da monsignor John Olorunfemi Onaiyekan, arcivescovo di Abuja, capitale politica della Nigeria. Di fronte agli scontri che hanno infiammato la città di Kaduna (oltre 100 morti) e che oggi si sono rinnovati anche la capitale politica del più grande Stato africano, il presule ha affermato che “il governo dovrebbe reagire con più fermezza almeno per garantire l’ordine pubblico”.

“Non è possibile – dice ancora alla MISNA il presule – che un articolo di giornale possa provocare la morte di decine di persone”, riferendosi alle violente proteste scatenate da un articolo pubblicato da un quotidiano e ritenuto blasfemo contro il profeta Maometto. “I nostri amici musulmani – dichiara ancora l’arcivescovo di Abuja, che è anche presidente della Conferenza episcopale nigeriana – hanno esagerato nella loro reazione”. Il contestato concorso di Miss Mondo, spiega monsignor Onaiyekan, non c’entra nulla: “C’è qualcuno che vuole trarre un guadagno politico da questa situazione di tensione e dal clima di disordine”. Intanto è statod eciso che il concorso per Miss Mondo non si terrà in Nigeria. Le violente proteste degli integralisti islamici hanno convinto gli organizzatori a trasferire l’importante selezione di bellezza. La decisione è stata resa nota nella notte con un comunicato ufficiale. “L’Organizzazione di Miss Mondo e la Silver Bird Productions Limited, organizzatrice della sfilata 2002 – è scritto nel testo – hanno deciso di spostare la finale a Londra, in Gran Bretagna”. Il trasferimento è stato definito “dopo attenta valutazione di tutte le istanze coinvolte e nell’interesse generale della Nigeria e delle concorrenti in gara nell’edizione di quest’anno”. La sfilata si terrà comunque il 7 dicembre, una data che era stata appositamente stabilita per la manifestazione in Nigeria al termine del periodo del Ramadan musulmano, su esplicita richiesta della comunità islamica. Ma le proteste contro il concorso erano proseguite fino alla vigilia dell’arrivo delle ‘miss’ ad Abuja, qualche giorno fa. A scatenare la furia del fanatismo islamico è stato poi la pubblicazione di un articolo considerato blasfemo verso il profeta Maometto. Due giorni fa gli scontri hanno incendiato Kaduna, capitale dell’omonimo Stato nel nord del Paese, ieri i disordini sono esplosi nella capitale amministrativa Abuja. Pesantissimo il bilancio: in tutto hanno perso la vita almeno 105 persone, oltre 300 i feriti.