Toscana

NIGERIA, DELTA DEL NIGER, RAPITI ALTRI TRE DIPENDENTI DI SAIPEM-ENI

Tre dipendenti del settore petrolifero sono stati rapiti nella notte a Port Harcourt, la principale città della regione del Delta del Niger, nel sud del paese. I sequestrati, prelevati da uomini armati a bordo di almeno due automobili, sarebbero tutti dipendenti della ‘Saipem’, filiale del gruppo italiano ‘Eni’, secondo quanto riferito all’agenzia ‘Ansa’ da fonti del ministero degli Esteri di Roma. Tra i rapiti vi sarebbe un cittadino italiano, presumibilmente l’unico europeo del gruppo, ma per il momento non si conoscono le sue generalità.

Nell’operazione, secondo testimoni, i sequestratori avrebbero aperto il fuoco contro le guardie del corpo dei tre dipendenti, uccidendone una e ferendone un’altra; per il momento nessuno ha rivendicato il rapimento. Solo ieri erano stati rilasciati altri sei lavoratori stranieri del settore petrolifero rapiti il 13 agosto scorso in un locale notturno nel centro di Port Harcourt. È, quello di questa notte, l’ottavo sequestro di persona nella zona nel giro di un paio di settimane, che porta a 20 il numero complessivo dei rapiti.

Oltre ai tre nuovi sequestrati, anche un cittadino libanese continua a rimanere nelle mani dei gruppi locali che chiedono un maggior sviluppo delle regioni meridionali ma che usano l’arma dei sequestri anche per lucrare ingenti somme di denaro grazie al pagamento dei riscatti. Il Delta del Niger è considerato la ‘cassaforte’ del greggio della Nigeria, che produce 2,4 milioni di barili al giorno ed è l’unico membro africano dell’Opec.Misna