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NIGERIA, DELTA DEL NIGER: ANCORA UN SEQUESTRO, ATTACCATA NAVE DEL GRUPPO ENI

Almeno altre cinque lavoratori stranieri (sei secondo altre fonti) sono stati rapiti stamani nel sud della Nigeria dopo un nuovo attacco lanciato da un gruppo di uomini armati contro una nave piattaforma dell’azienda italiana Eni nello Stato del Bayelsa, uno degli stati che compone la regione del Delta del Niger. Lo riferiscono fonti locali e internazionali, precisando che sale così a 17 il numero dei lavoratori stranieri sequestrati nelle ultime 12 ore nella zona. “Le notizie relative all’ultimo attacco sono ancora scarse e contraddittorie” dice alla MISNA un giornalista locale contattato poco fa a Port Harcourt. Fonti del ministero degli Esteri italiano confermano che la nave (Mistras) attaccata stamani nello stato del Bayelsa apparteneva alla Saipem (un’azienda del gruppo Eni) e precisano che al momento dell’attacco a bordo del mezzo si trovavano 21 cittadini stranieri. Per il momento ci sentiamo di escludere che tra i rapiti vi sia qualche italiano”, ha detto una fonte dell’Eni alla MISNA. In una nota, l’Eni precisa che la Mystras, gestita congiuntamente dalle società SBM e Saipem, si trova ancorata sul giacimento di Okono, a 55 miglia dalla costa al largo di Port Harcourt, considerata la capitale della regione del Delta del Niger. “A bordo – prosegue la nota – erano presenti 85 membri dell’equipaggio, di cui 22 espatriati di diverse nazionalità. Gli assalitori hanno successivamente lasciato la Mystras con alcuni ostaggi. I rimanenti membri dell’equipaggio risultano in buono stato di salute”.Misna