Vita Chiesa

NEW AGE: CONSULTA INTERNAZIONALE IN VATICANO

Operare un “discernimento” sulle “tecniche psicologiche” promosse dal “New Age” e fare “Un confronto più approfondito” tra le proposte del “New Age” e la spiritualità cristiana. Questo – si legge in un comunicato diffuso oggi dalla sala stampa della Santa Sede – l’obiettivo principale della “Consulta internazionale sul New Age”, promossa (da oggi fino al 16 giugno) in Vaticano della Commissione Interdicasteriale di riflessione su “Sette e nuovi movimenti religiosi”, composta da esponenti della Congregazione per l’Evangelizzazione dei popoli e dei Pontifici consigli per la Promozione dell’unità dei cristiani, della Cultura e per il Dialogo interreligioso. La Consulta fa seguito alla pubblicazione, il 3 febbraio 2003, del “rapporto provvisorio” intitolato “Gesù Cristo portatore dell’acqua viva: una riflessione cristiana sul New Age”, redatto a cura dei Pontifici consigli della cultura e per il Dialogo interreligioso.

Il New Age, si precisava nel testo, “non è esattamente una religione”, ma un movimento la cui “essenza” è “l’autorealizzazione”, condita da elementi di panteismo e sincretismo: no, quindi, a qualsiasi “confusione” tra New Age e cristianesimo, sì invece ad “informazioni affidabili sulle differenze fra cristianesimo e New Age”, anche per contrastare il successo di una forma di spiritualità diffusa in tutto il mondo soprattutto grazie ad Internet, che “esercita un’influenza enorme, soprattutto fra i giovani, confondendo anche molti seguaci di Cristo che non sono sicuri di che cosa si tratti”. Con i rappresentanti dei quattro dicasteri pontifici, partecipano all’incontro in corso in Vaticano una ventina di esperti indicati dalle Conferenze episcopali di diverse aree geografiche, che “hanno manifestato maggiore interesse” per l’argomento. Dopo una presentazione sintetica delle risposte giunte dalle Chiese locali sul questionario loro inviato insieme al documento del 2003, si cercherà di proporre – si legge nel comunicato – “alcune indicazioni per una riflessione pastorale” sul New Age da offrire ai vescovi. Sir