Di fronte al tragico fatto della morte per freddo nel cuore di Bologna di un bimbo di soli 20 giorni, la ragione si smarrisce nello sconcerto e nel turbamento, il sentimento è di dolore e di compartecipazione allo strazio dei genitori. Così mons. Antonio Allori, vicario episcopale per la carità dell’arcidiocesi di Bologna, interviene in merito alla vicenda del neonato morto di stenti alla vigilia dell’Epifania. La fede aggiunge il vicario invoca sui familiari il conforto misericordioso del Signore e la comunità ecclesiale, che già in modo particolare in questi tempi difficili ha cercato con varie iniziative di alleviare le difficoltà di chi più soffre, è chiamata a un di più di carità operosa. Ma non possiamo non interrogarci su ciò che è avvenuto. E ciò che è accaduto denuncia mons. Allori rivela l’insufficienza delle strutture di protezione sociale e la distrazione della società e di tutti noi, che non possiamo ora farci personale scudo di asserite responsabilità collettive. L’appello del Cardinale arcivescovo a una più ampia e generosa solidarietà sociale conclude mons. Allori tante volte ripetuto, da ultimo anche nell’omelia al Te Deum di fine d’anno, assume in questo momento la concretezza severa del monito che la comunità ecclesiale, e auspicabilmente anche quella civile, non deve ignorare.Sir